Litigano per una baracca: 30enne tunisino colpito in testa con una spranga, arrestato un marocchino

Litigano per una baracca: 30enne tunisino colpito in testa con una spranga, arrestato un marocchino

Veronica Crocitti

Litigano per una baracca: 30enne tunisino colpito in testa con una spranga, arrestato un marocchino

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lunedì 23 Settembre 2013 - 13:45

Sabato pomeriggio la Polizia ha arrestato Hadri Said, marocchino di 48 anni, per lesioni personali aggravate. Insieme ad un complice, in corso di identificazione, ha colpito con una spranga un 30enne tunisino.

Aveva trovato un alloggio di fortuna all’interno di una baracca di un cantiere di Maregrosso, ma non era il solo a rivendicare quell’abitazione come sua. Anche altri due extracomunitari, infatti, ritenevano che quella “casa” fosse loro. Così, per non dilungarsi in parole e discorsi, hanno preferito prendere una spranga di ferro e colpirlo in testa.

E’ accaduto nel pomeriggio di sabato e vittima dell’aggressione si è rivelato un tunisino 30enne, immediatamente soccorso e trasportato al Policlinico Universitario. Referto: frattura del cranio e 12 punti di sutura.

Dei due aggressori, invece, la Polizia è riuscita ad arrestarne solo uno (il secondo è in corso di identificazione). Si tratta di Hadri Said, di origini marocchine, 48anni e già pregiudicato, sul cui capo grava adesso il reato di lesioni personali aggravate in concorso.

Su disposizione del Sostituto Procuratore Alessia Giorgianni, Said si trova rinchiuso nelle celle di sicurezza della Caserma Calipari, in attesa del processo per direttissima.

Dovrà rispondere anche di inosservanza delle leggi sul soggiorno degli stranieri in Italia. Lo scorso gennaio, infatti, il marocchino era stato raggiunto da decreto di espulsione con ordine di lasciare il territorio nazionale.

Eppure, dopo quasi un anno, si è scoperto che Said è ancora libero, in territorio italiano e recidivo.

Twitter @VCrocitti

2 commenti

  1. eppure si è scoperto che dopo un anno era ancora in territorio italiano. ma va! ma perchè chi è che se ne andrebbe mai da questa terra dei balocchi, essendo colpito soltanto da un foglietto di carta? solo gli italiani pecoroni rimangono ancora a dar da mangiare a questi 4 politicanti che ci stanno affossando.

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  2. Come alla Moviola…… replay:
    “Lo scorso gennaio, infatti, il marocchino era stato raggiunto da decreto di espulsione con ordine di lasciare il territorio nazionale.

    Eppure, dopo quasi un anno, si è scoperto che Said è ancora libero, in territorio italiano e recidivo.”

    Si è SCOPERTO?

    Il 70% dei marocchini a Messina ha avuto a che fare con la giustizia. E non sto parlando di Italia, ma solo di Messina.
    Il 30% tira regolarmente cocaina.
    Il 50% spaccia o sa come trovare cocaina (nel caso di Cannabis la percentuale sale e di molto).

    Vogliamo continuare?
    Queste cose le sanno tutti come le sanno anche i marocchini (e non solo loro) che dei decreti di espulsione se la ridono alla grande. Tanto più ora nell’era della ministra della disintegrazione Kienge.

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