Autorità Portuale, proroga in scadenza. Il sollecito al presidente Crocetta

Autorità Portuale, proroga in scadenza. Il sollecito al presidente Crocetta

Autorità Portuale, proroga in scadenza. Il sollecito al presidente Crocetta

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lunedì 26 Giugno 2017 - 06:41

Il ministro Delrio ha promesso una nuova proroga fino al 31 dicembre ma finora non è arrivata e, tra soli 5 giorni, scadrà quella attuale. Capitale Messina chiama in causa il presidente della Regione

Forse c’è ancora qualche chance per salvare dalla soppressione la nostra Autorità Portuale, e quest’ultima possibilità, ė nelle mani del Presidente della Regione Siciliana. Ma bisogna fare presto. Lo dice Capitale Messina che ricorda che il 30 giugno è infatti la scadenza della proroga che il presidente del Consiglio dei Ministri con decreto dell’11 gennaio 2017, ha disposto per il mantenimento dell’autonomia finanziaria e amministrativa dell’Autorità Portuale di Messina a parziale soddisfacimento dell’istanza del presidente della Regione Siciliana, datata 8 agosto 2016 «per assicurare la continuità procedurale» di talune attività di rilievo in itinere tra cui: «le procedure di gara di appalto in corso per la valorizzazione del quartiere fieristico, la definizione dell’iter procedurale per la realizzazione della piattaforma logistica di Tremestieri, la realizzazione di un pontile industriale in località Giammoro, oltre a tutte le azioni di consolidamento e sviluppo delle due realtà portuali».

Il 31 agosto 2017 è invece la data ultima prevista dalla riforma Madia, cioè la legge “madre” dalla quale ha origine il Decreto di riforma del sistema portuale, che il Governo ha a disposizione per adottare “uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive” della riforma (art.8 comma 6). Cosa fare allora? La prima mossa dovrebbe essere quella di richiedere una ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2017, la stessa concessa all’Autorità portuale di Salerno e promessa dal ministro Delrio anche per Messina.

"Nel frattempo – proseguono Pino Falzea e Gianfranco Salmeri – l’imperativo categorico, per il presidente Crocetta, dovrebbe essere quello di non concedere assolutamente “l’intesa”, prevista dall’articolo 8 del Decreto Delrio, per la nomina del presidente della costituenda Autorità portuale di Gioia Tauro, qualsiasi sia il nominativo proposto. Questa ė la trincea principale della battaglia per la difesa dei nostri porti: se Crocetta dà l’intesa è tutto perduto. Dopodiché, se il Governo procederà comunque alla nomina, il passo successivo dovrà essere quello dell’impugnazione del provvedimento in sede di giustizia amministrativa. In parallelo a questa legittima iniziativa di resistenza in difesa del territorio messinese, il presidente siciliano dovrebbe tempestivamente aprire una trattativa col Governo nazionale (attenzione, la data ultima, ripetiamo, è il 31 agosto), per raggiungere una intesa sui decreti correttivi e/o integrativi della riforma, previsti appunto dall’art. 8 comma 6 della Legge Madia. Con lo strumento della revisione del decreto, si potrebbe scongiurare la soppressione dell’Authority messinese o quantomeno ottenere condizioni di autonomia gestionale e garanzie di tutela dei porti di Messina e Milazzo. Questo scenario, così come prefigurato, ci sembra l’unica strategia per salvare l’indipendenza e la prosperità dei nostri porti. Ora sta a Crocetta di dimostrare nei fatti, quanto egli ha dichiarato più volte, ossia l’intenzione di difendere l’autonomia del sistema portuale messinese".

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