Prosegue, con gli spettacoli di stasera, 24 agosto, e del 25 agosto, il cartellone teatrale dell'Agosto in...fiera a Messina, organizzato dalla People on the Move. Sul palco “Nessun’altra mai" e “Madeleine Suite”.
Prosegue, al quartiere fieristico, il variegato cartellone di spettacoli (inizio ore 21.15, ingresso cancello lato Imbarcadero della Caronte), promosso dalla People on the Move, di Claudio Prestopino, con la collaborazione della Rete di Drammaturgia Contemporanea “Latitudini” presieduta da Gigi Spedale per l’organizzazione degli spettacoli teatrali, e della Società Cooperativa Sinfonietta Messina per quelli musicali, il coordinamento degli spettacoli è di Antonio Ramires.
Giovedì 24 agosto sul palco allestito nel quartiere fieristico in scena “Nessun’altra mai” per la regia di Vincenzo Tripodo, una produzione Actor Gym. L’Actor Gym è una palestra teatrale giunta al suo decimo anno di vita, dove gli allievi, la cui età varia dai 14 ai 75 anni, “allenano” le loro emozioni attraverso la pratica teatrale. “Nessun altra mai” è frutto di un lungo percorso di ricerca cominciato nell’ottobre 2012, che, ispirato da un testo di Serena Dandini, si è via via verticalizzato cercando di trovare l’anima dietro ognuna delle donne rappresentate. Un lavoro che ha necessariamente messo in gioco la fisicità dei loro corpi, dei loro gesti, delle loro debolezze e contraddizioni, svolto sotto l’attenta supervisione del coreografo Antonio Gullo. Una ricerca anche sonora, che si è concentrata sotto l’abile guida di Cecilia Foti e Ivana Zimbaro sul timbro, sui colori e gli accenti, sui silenzi, i soffiati e le grida. Tutti gli attori hanno scavato nella vita dei loro personaggi per ricostruirne il passato, conoscere i luoghi, i tempi e le condizioni in cui i delitti di cui sono state vittime si sono sviluppati. La violenza mina la libertà di ognuno di noi. La crisi non può mai diventare l'alibi per non trattare o accantonare i temi sociali che sono alla base di ogni sviluppo capace di guardare al futuro. L’impegno del Centro “Al tuo Fianco” e delle attrici dell’ActorGym vuole ribadire come ogni giorno debba in realtà esserci un buon motivo per parlare e per fare sensibilizzazione, a partire dai più giovani. Vuole ribadire come gli atti celebrativi non siano sufficienti a denunciare ed educare rispetto ad azioni quotidiane e costanti che è responsabilità di tutti assumersi, prima di tutto come persone. Fintanto che ogni anno centinaia di donne moriranno a causa di violenza gratuita, non possiamo pensare di essere il luogo sano in cui far crescere in nostri figli.
Il 25 agosto invece in scena “Madeleine Suite” con Ralph Towner, chitarra & synth e Mariella Lo Sardo, voce recitante, una produzione Associazione Querelle. Uno spettacolo intenso, tra note e musica, per tratteggiare la figura della Maddalena. «Quando abbiamo deciso di fare un progetto insieme – scrivono gli autori nelle loro note di regia –, io e Ralph sapevamo che la scelta del testo sarebbe stata cruciale per la musica. Per quanto riguardava la recitazione, il testo doveva avere due semplici caratteristiche: doveva essere una storia al femminile, e doveva essere narrata in prima persona. “Maria Maddalena o della Salvezza” di Marguerite Yourcenar non solo rispondeva a questi requisiti, ma superava di gran lunga tutte le nostre aspettative. Ci trovavamo davanti a una storia senza tempo, una storia così profondamente radicata nella nostra memoria da essere quasi un mito. Ma soprattutto ci trovavamo di fronte ad un’originalissima interpretazione di questo mito, basata su una tradizione apocrifa secondo la quale la santa-prostituta era inizialmente la fidanzata di Giovanni l’Evangelista, da lui abbandonata per seguire Gesù. Marguerite Yourcenar ci consegna la memoria di una Maddalena vecchia e saggia, caustica e rassegnata, carnale e mistica, una donna la cui vita oscilla tra amore e sesso senza mai riuscire a riunirli in un solo uomo. Attraverso la “confessione quasi pubblica” di Maria Maddalena si riesce a ripercorrere alcune fasi della vita e della Passione di Gesù, ma osservandole da un punto di vista unico, “diverso”, e forse per questo ancora più toccante.
Infine, la prosa poetica della Yourcenar, una delle voci più autorevoli e profonde del secolo appena trascorso, la sua scrittura cesellata, fitta di pensiero oltre che di azione, è stata di grande ispirazione per Ralph nella composizione della musica. La nostra intenzione è quella di presentare la storia in una forma che utilizzi la musica originale non solo come accompagnamento d’atmosfera al testo, ma rendendola presente quasi come un’estensione della interpretazione, come un personaggio che spesso prende la parola in isolati interludi musicali».