Al momento è un’idea sperimentale “a costo zero” che ha però l’obiettivo di mettere le basi ad un progetto strutturato che, nei prossimi mesi, possa offrire percorsi turistico culturali stabili all’interno del teatro
Grazie ad un protocollo siglato tra l’E.A.R. Teatro di Messina e l’Ufficio di Coordinamento Per Il Crocierismo (Comune di Messina e Autorità Portuale) il Teatro Vittorio Emanuele II di Messina i questo mese di agosto aprirà le proprie porte ai turisti che visiteranno la città.
Già oggi al punto informativo del Comune di Messina, all’interno del terminal portuale, i croceristi sono stati accolti dagli operatori che hanno presentato loro la tappa turistico culturale del “Vittorio”. La visita dà loro la possibilità di ammirare il prospetto con il portico a tre arcate su cui poggiano le eleganti colonne doriche con sopra il loggiato avanzato, che consentiva il passaggio delle carrozze; su di esso potranno ammirare il gruppo scultoreo in marmo, realizzato nel 1847 da Saro Zagari, che rappresenta “Il Tempo che scopre la Verità”; l'esterno, in pietra siracusana, a bugnato, di architettura neoclassica con la parte frontale ornata da sculture e bassorilievi dello Zagari; ed infine il soffitto decorato dal dipinto di Renato Guttuso “Il Mito di Colapesce”. Per l’occasione è stata prorogata, inoltre, la mostra dell’artista Togo allestita all’ingresso del teatro.
“Un Teatro aperto, da ammirare e vivere è quello che merita la città – ha dichiarato il Presidente del Teatro di Messina, Luciano Fiorino – un’operazione che, su sollecitazione dell’Ufficio di Coordinamento Per Il Crocierismo, è partita da subito in modo assolutamente sperimentale e grazie alla disponibilità del personale dell’Ente, riusciremo ad accogliere, in giorni e orari programmati, tutti i gruppi organizzati che si presenteranno. Solo dalle navi crociera Messina si attendono in questo mese oltre 50mila turisti e vogliamo fare la nostra parte affinché la città non si presenti loro con le saracinesche abbassate”.
“Open Theatre” è al momento un’idea sperimentale “a costo zero” che ha però l’obiettivo di mettere le basi ad un progetto strutturato che, nei prossimi mesi, possa offrire percorsi turistico culturali stabili all’interno del Vittorio; un progetto più complesso che restituisca il Vittorio Emanuele ai cittadini e al pubblico in generale.