Il segretario provinciale del Partito Democratico accende i riflettori sulle risorse al comparto: "Urgono sinergie per garantire strumenti idonei"
MESSINA – “È inaccettabile che solo 31 sui 63 progetti di investimento presentati dai consorzi ed enti siciliani abbiano intercettato tutti i criteri previsti per la selezione disposta dal Ministero Politiche Agricole con il decreto di approvazione degli elenchi degli interventi a valere sui finanziamenti con fondi del Pnrr per investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo”. A dichiararlo è il segretario provinciale del Partito Democratico, Nino Bartolotta, che ha acceso i riflettori sui problemi legati all’occupazione e al comparto agricolo siciliano e soprattutto sull’importanza delle risorse di cui l’agricoltura non può fare a meno e che arrivano “non solo dal Pnrr ma anche dal Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2014-2020”.
“Risulta evidente”, continua Bartolotta, “la totale assenza di una governance in grado di creare un idoneo raccordo istituzionale e funzionale tra Governo centrale, Regione e Comuni, che riteniamo indispensabile per una adeguata pianificazione nella individuazione degli interventi e, ancor di più, per snellire l’iter di progettazione e garantire il buon fine dell’ammissibilità dei progetti, in generale su tutte le misure del Pnrr”. Il rischio è, secondo il segretario, che quella del Pnrr diventi “l’ennesima occasione mancata di spesa e investimento produttivo, in grado di creare sviluppo”.
Bartolotta, quindi, conclude: “Urgono sinergie per garantire strumenti idonei di concertazione e raccordo istituzionale tra i vari enti coinvolti nel processo di accesso alle risorse, anche con particolare riferimento ai Comuni siciliani i quali, a causa della carenza in dotazione organica di personale adeguato e specializzato, più di tutti risentono delle difficoltà nella progettazione degli interventi”.