Oggi l'incontro nella sede dell'assessorato regionale all'Agricoltura
Dilaga la protesta degli allevatori in Sicilia, schiacciati dalla crisi e dai ritardi per la mancata erogazione dei fondi strutturali del Psr 2014-2020. Da giorni un gruppo di imprenditori del comparto zootecnico occupa la sala consiliare del comune di Nicosia, in provincia di Enna. Da ieri a dar man forte alla protesta, anche un gruppo di 'colleghi' della provincia di Messina ha deciso di occupare il Comune di Castel di Lucio. A loro si aggiungono gli allevatori di Troina (En) in stato di agitazione.
A renderlo noto è la deputata regionale del M5S Elena Pagana, che da giorni chiede un intervento della Regione e in giornata sarà insieme a una delegazione di allevatori siciliani nella sede dell'assessorato regionale all'Agricoltura, dove è in programma un incontro. Da mesi gli allevatori chiedono al governo regionale lo sblocco dei pagamenti Agea, fermi dal 2015, e misure di sostegno a causa dei danni provocati da calamità naturali (siccità e alluvioni), che hanno messo in ginocchio aziende zootecniche, biologiche e montane. In Sicilia, sono circa 18 mila le aziende zootecniche e agricole. Ammontano, invece, a circa 55 milioni di euro i contributi comunitari non pagati da parte della Regione dal 2015 alla categoria: 35 milioni per le aziende biologiche, circa 20 milioni per le aziende montane.
“La politica non può ignorare il grido di allarme degli allevatori siciliani – dice la deputata regionale del M5S Elena Pagana – i pagamenti sono fermi da anni e non basta trincerarsi dietro percentuali di spesa di poco più alte rispetto alle altre Regioni. E' in atto una crisi senza precedenti che rischia di travolgere l'economia siciliana”.