Sono tante le segnalazione che ogni giorno giungono alla capitaneria di porto per la presenza di tartarughe marine in stato di difficoltà, dovuta a molteplici fattori riconducibili più che altro all’ingerimento di materiale plastico o di ami da pesca
Si è tenuta lo scorso 17 luglio la Giornata della Memoria, organizzata dall’Associazione La Fenice onlus di Milazzo nell’ambito degli eventi organizzati per il 150° anniversario dalla costituzione del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Per l’occasione sono state liberate in mare due esemplari di tartaruga marina appartenenti alla specie Caretta Caretta, ritrovate in stato di agonia e sottoposte alle cure mediche specialistiche dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia “A. Mirri” di Palermo.
La liberazione delle tartarughe ha suscitato l’interesse e l’emozione di moltissimi bagnati accorsi per l’occasione. Sono tante le segnalazione che ogni giorno giungono in capitaneria per la presenza di tartarughe marine in stato di difficoltà, dovuta a molteplici fattori riconducibili più che altro all’ingerimento di materiale plastico o di ami da pesca.
Le tartarughe che sono state liberate sono state chiamate Sveva e Elena; Sveva si era spiaggiata per via dell'ingestione di un amo da pesca e della lenza messi in evidenza tramite indagine radiografica. Venne poi sottoposta ad intervento chirurgico di esofagotomia e terapia antibiotica ed antidolorifica per 10 giorni, mentre una terapia di riabilitazione in piscina di 5 settimana è riuscita a portarla alla completa ripresa. Elena invece è stata recuperata per problemi di galleggiabilitá dovuti all'ingestione di plastica. Sottoposta a terapia di supporto al fine di favorire la rimozione del corpo estraneo ed evitare di andare incontro a fenomeni di ostruzione intestinale, ha effettuato poi una riabilitazione in piscina che le ha permesso la completa ripresa.