L’idea, è stata resa possibile grazie al lavoro del gruppo fiorentino di appassionate di uncinetto tra arte e solidarietà
La “Octopus Therapy”, metodo di cura per nati prematuri, arriva all’Unità Operativa Complessa di Terapia Intensiva Neonatale del GOM di Reggio, al quale sono stati donati 30 allegri e colorati pupazzetti in cotone cuciti all’uncinetto, ognuno con il suo simpatico nome.
Questo arrivo, il primo in un nosocomio al Sud Italia, è stato fortemente voluto dal Garante Metropolitano per l’Infanzia e l’Adolescenza Emanuele Mattia, grazie alla sinergia con il “Crochet Firenze Fans”. L’idea, resa possibile grazie al lavoro del gruppo fiorentino di appassionate di uncinetto tra arte e solidarietà, consiste nell’utilizzo di “polipetti” di cotone in uncinetto che riproducono la sensazione di afferrarsi al cordone ombelicale del ventre materno.
Dunque, non semplici pupazzetti, ma strumenti che riducono ansia e nervosismo e permettono uno sviluppo armonico, considerato che la nascita prematura genera un brusco cambio di ambiente rispetto al “pancione”. Infatti, messi nella culla, i neonati, non appena trovano uno dei tentacoli del polipetto, lo afferrano come fino a pochi giorni prima facevano con il cordone ombelicale materno. E studi hanno dimostrato che mediante questo contatto non solo respirano meglio, ma presentano battiti più regolari e un livello di ossigeno del sangue aumentato, senza dimenticare la diminuzione delle probabilità di tirare tubi e cavi dei monitor delle incubatrici.
Per garantire i nati prematuri, si seguono specifiche caratteristiche: utilizzo di cotone al 100%; punto realizzato molto stretto per evitare che l’imbottitura esca fuori; imbottitura di una fibra lavabile a 60 gradi, tentacoli non più lunghi di 22 centimetri.
“Siamo un gruppo di persone semplici al quale piace dedicare il proprio tempo e la propria arte a progetti solidali, senza apparire. Siamo felici di questa collaborazione con il Garante e con Terapia Intensiva Neonatale di Reggio Calabria e siamo pronte per ulteriori progetti” affermano le componenti del “Crochet Firenze Fans”.
“Ringrazio il Garante per questa bellissima iniziativa, importante sia dal punto di vista umano che da quello sanitario. Il dottor Mattia è riuscito a sorprendermi ancora trovando un ulteriore modo per stare vicino alla nostra UOC. La “Octopus Therapy” dà un calore fondamentale ai nostri pazientini indifesi, che hanno avuto come unico compagno di viaggio il moncone ombelicale; i polipetti saranno compagni di viaggio importantissimi. Questa terapia si affianca alla “Zero separation” dai genitori (e della mamma in particolare) che portiamo avanti ogni giorno dentro il nostro reparto” spiega il Direttore della Terapia Intensiva Neonatale Isabella Mondello.
“Trasmettere buone azioni a supporto dei nostri neonati è un dovere sociale. Ringrazio il GOM e la Terapia Intensiva Neonatale per il grandissimo lavoro che quotidianamente svolgono con i propri medici e i propri infermieri e personale OSS, garantendo la tutela della vita. A loro il mio affettuoso abbraccio. E saluto tutte quelle famiglie che ricevono grandi attenzioni pur vivendo momento di inquietudine. Viva la vita” conclude Mattia.