Al Messina la buona volontà non basta più, servono i punti delle vittorie

Al Messina la buona volontà non basta più, servono i punti delle vittorie

Simone Milioti

Al Messina la buona volontà non basta più, servono i punti delle vittorie

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lunedì 17 Marzo 2025 - 10:59

La contestuale vittoria della Casertana manda i biancoscudati a -9, al momento sarebbe retrocessione diretta

MESSINA – Premettendo che la situazione che stanno vivendo la squadra e tutta l’area tecnica non è facile, anzi. Vanno però fatti i conti prima di tutto con la classifica. La situazione si aggrava di giornata in giornata, perché il Messina non fa punti mentre le altre si, e perché le occasioni a disposizione sono sempre meno. Nell’ultimo turno giocato, che si completerà questa sera con la sfida tra Potenza e Altamura ma non riguarda la corsa salvezza, il Messina ha perso, la Casertana e il Latina hanno vinto in casa.

La classifica recita Messina a 13 punti, nove di distanza dalla Casertana (22) e quattordici dal Latina (27). La situazione si aggrava perché mancano solo sei giornate e il Messina scenderà in campo solo in cinque di queste, il Latina è quasi fuori portata matematicamente, anche se pensare al sorpasso era ormai fuori discussione. L’ultima chance come ribadito ormai da settimane, e in particolar modo dall’esclusione di Taranto e Turris e dalla penalizzazione ricevuta, è quella di mantenere il gap di al massimo otto punti dalla quartultima per disputare lo spareggio salvezza anche con ritorno fuori casa. In questo preciso momento però questa possibilità non è alla portata visto che la Caserta dopo il poker casalingo al Sorrento si è portato a +9, appena fuori da tale soglia.

L’assenza delle vittorie e il cammino casalingo

Quello che sta mancando al Messina è la vittoria. I tre punti pesantissimi che i biancoscudati non vedono dalla sfida in casa col Latina dall’1 febbraio. Sono seguite partite difficili contro le prime della classe: Picerno, Benevento, Trapani, Monopoli e Avellino. Ci si è sempre ripetuti che anche pareggiare andava bene, ma sono arrivate, aggiungendo anche Cavese e Catania, squadre decisamente più alla portata, tre pareggi e quattro sconfitte, non una vera e propria media punti a partita salvezza.

Il cammino del Messina in casa poi quest’anno non è stato certamente dei migliori. Ha sicuramente influito la protesta, sacrosanta, e portata avanti con dedizione dai tifosi nei primi mesi della stagione. Ma alla lunga poi il fattore casa non c’è mai stato e non ha pesato. Tenendo conto anche delle sfide giocate e poi cancellate contro Taranto e Turris, delle cinque vittorie ottenute tre sono arrivate in casa e due in trasferta, cinque i pareggi casalinghi e sei quelli esterni, le sconfitte sono pari: otto al “Franco Scoglio” e otto sugli altri campi in giro per l’Italia. Anche ai punti la differenza è minima: 14 ottenuti in casa e 12 fatti in trasferta.

Gli alibi reggono ma non servono

Dall’arrivo di mister Banchieri la media è di 0,77 punti a partita, nove disputate. Con mister Modica, dove però teniamo conto delle tre vittorie arrivate con Taranto e Turris, la media è stata di 0,82 in ventiquattro partite. L’allenatore subentrato ha avuto un enorme coraggio, diciamo così per non menzionare gli attributi, così come il direttore sportivo Roma e tutti i generosi ragazzi che sono arrivati o che sono rimasti in questo gruppo e stanno provando a fare calcio in un contesto, ahinoi, indegno a causa di altri.

E, parafrasando il tecnico dei peloritani nella conferenza stampa post Catania, è vero che la situazione si presentava già complicata al suo arrivo, è vero che la mazzata dei punti tolti tra esclusioni e penalizzazioni è stato un duro colpo, è vero anche che non ci si aspettava di venire abbandonati così dall’oggi al domani da una società subentrata farlocca. Tutte queste verità, e molte altre come il fatto di non essere mai stati al completo da inizio di questo nuovo ciclo tra ritardi di condizione, infortuni e squalifiche, sono incontrovertibili e mettono i bastoni tra le ruote al Messina. Ma alla fine dei conti il calcio torna ad essere semplice, servono i punti e il modo più facile per ottenerli è vincere in campo. Per vincere serve andare a segno e nelle ultime nove giornate il Messina ha segnato sette gol incassandone dieci.

Immagine in evidenza dalla pagina Facebook Catania FC

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