Nella prima serata, subito masterclass sulla critica cinematografica, la presentazione di un giallo ambientato a Milazzo, cortometraggi e tanti omaggi
MILAZZO – Grande entusiasmo a Milazzo dopo la prima serata del Film Festival, andato in scena il 20 luglio e realizzato dall’Associazione Culturale l’Altra Città, con la collaborazione sinergica delle associazioni e delle istituzioni del territorio.
La masterclass sulla critica cinematografica
Si è partiti con la masterclass sulla critica cinematografica dal tiolo “Come diventare critico cinematografico in due ore”, a cura del critico cinematografico Mario Sesti. Un evento provocatorio, in cui Sesti si è soffermato sull’essenza del carattere cinematografico e su alcune tecniche di linguaggio, analizzando con le persone presenti in sala alcuni film, tra cui Mad Max, The Social Network e Whiplash. E poi ha parlato della figura del critico cinematografico che, a differenza del critico letterario, che utilizza lo stesso mezzo linguistico, la scrittura, deve tradurre le immagini e i suoni in parole.
“Il cinema ha la capacità di parlarci con un linguaggio intimo e convincente – ha dichiarato Mario Sesti – che, a prescindere dalla lingua locale, attinge dalle immagini radicate nella nostra cultura come, ad esempio, la paura. Attingendo, quindi, al patrimonio globale, il cinema riesce a tenerci deste le emozioni, perché ci aiuta a esplorare emozioni che altrimenti non toccheremmo”. Si è passati poi alla presentazione del romanzo “Giallo siciliano a Milazzo. La piscina di Venere e…le vedove”, scritto da Nuccia Isgrò e ambientato nelle piscine di Venere e nell’area marina protetta di Capo Milazzo, edito da Infilaindiana Edizioni.
I cortometraggi finalisti
In serata sono stati proiettati i cinque cortometraggi finalisti del concorso internazionale della Cat. Sea Protection: Sea water (Zimbabwe) di Faith Riyano, Lampare nella notte (Italia) di Andrea Belcastro, Wildfire (Nepal) di Shyam Karki, Yaba (Brasile) di Rodrigo Sena e Talafi (Italia) di Giovanni Merlini. La serata, condotta da Andrea Castiglia e Sara Ragusi, è continuata con la proiezione dell’ultima intervista realizzata al Principe Francesco Alliata., a cura di Riccardo Cingillo e Alberto Romeo. Un omaggio per ripercorrere l’interessante carriera del Principe Alliata che ha segnato la storia cinematografica siciliana. Fondatore della Panara Film, ha contribuito alla realizzazione di film importanti raccontando il mare.
Attraverso gli strumenti da ripresa e alcune delle immagini iconiche, sono state ricordate storie e aneddoti: la prima esplorazione alle Isole Eolie del 1946 sul barcone San Giuseppe, un mezzo che poteva impiegare fino a dieci ore per la tratta Lipari-Stromboli, le riprese nelle tonnare siciliane, tra cui quella dei fratelli Vaccara a Mazzara del Vallo e le riprese subacquee tratte dal film Vulcano, interpretato da Anna Magnani, e dll film Sesto Continente. Il ricordo più prezioso del Principe Alliata rimane l’immersione nelle acque dello Stretto, la corrente che in pochissimi minuti portava la troupe lontana un chilometro e la rara immagine del pescespada.
Non è mancato l’omaggio al giornalista scomparso tragicamente Andrea Purgatori. Ed è stata ricordata la figura di Aurelio Visalli, importante per la città di Milazzo, grazie all’Istituto “S. D’Arrigo’ di Venetico e all’Associazione “Semper paratus”, che ha promosso la realizzazione dei cortometraggi realizzati dai giovani studenti. Sono stati proiettati i corti: Uniti nelle differenze di E. Crisafulli, L. Cutugno, B. Giordano, E. La Fauci; Il mare di Mari D’Amico e L’isola dell’empatia di Tommaso De Nigris. Sul palco la moglie di Aurelio Visalli Tindara Grosso, la docente Daniela Russo e alcuni ragazzi dell’Istituto. Il lavoro è stato premiato da Giovanni Mangano, Presidente dell’Area Marina Protetta. Sul palco anche Domenico Vitale, uno degli sponsor della manifestazione, e l’Assessore Antonio Nicosia. Ancora un ultimo omaggio è stato dedicato a Francesco Nuti, scomparso da poco più di un mese. La proiezione del lungometraggio “Tutta colpa del Paradiso” del 1985, di Francesco Nuti, è stata introducono da Mario Sesti e da Caterina Taricano. La giornalista ha raccontato la personalità complessa e affascinante di Francesco Nuti interpretando il testo “Sono un bravo ragazzo”.
altro festival del Cinema….. ci pensate nel giro di neanche un mese 4, se non vado errato, fra Salina e Milazzo……….. ma tutti sti ospiti vengano gratis………..chiedo anche per amici …..ahahahahahahah