100 euro di sanzione per il consigliere comunale che si era improvvisato lavavetri per contestare l'ordinanza anti accattonaggio del sindaco De Luca
Alla fine la multa è arrivata. Ci sono voluti due mesi, ma per il consigliere Alessandro Russo è scattata la sanzione per aver “effettuato attività di accattonaggio proponendosi come lavavetri alle auto in transito”.
Era la mattina del 19 luglio scorso quando il consigliere comunale Russo decise di improvvisarsi lavavetri per qualche ora. Il motivo? Contestare sul campo con un’azione provocatoria e dimostrativa l’ordinanza anti accattonaggio del sindaco Cateno De Luca.
Russo si era piazzato proprio davanti la Prefettura con tutti gli “attrezzi” del mestiere. L’obiettivo era dimostrare la difficile applicazione dell’ordinanza di De Luca. Tanto che Russo, indisturbato, era riuscito a svolgere il suo “lavoro” senza incappare in nessun tipo di controllo.
Attraverso un video Fb era stato poi il sindaco De Luca a dire a Russo di auto-denunciarsi. E il consigliere Pd aveva fatto anche questo con tanto di prove a carico. Così oggi ecco la multa. Russo dovrà pagare 100 euro se deciderà di farlo entro 60 giorni per approfittare della sanzione ridotta. Altrimenti la multa salirà a 360 euro.
La riflessione del protagonista
«È finalmente arrivata la multa per aver fatto il lavavetri al Nettuno” ha commentato Russo. Che alla luce della sanzione ricevuta ha deciso di affidare sempre a Fb una serie di riflessioni.
«Ricapitolando: ho dichiarato per due giorni che avrei fatto il lavavetri;ho lavato i vetri in pubblica piazza con ampia documentazione video e fotografica nell’incrocio più trafficato di Sicilia; ho atteso la sanzione;non avendola avuta, ho dovuto fare autodenuncia presso le Autorità competenti;ho dovuto fare una dichiarazione autentica in cui confermavo che nelle immagini delle foto e dei video che mi ritraevano mentre lavavo i vetri ero effettivamente io (Pirandello, scansati…);ho atteso quasi due mesi per l’istruttoria degli uffici; ho finalmente avuto la sanzione.
Come dire: di facile applicazione, l’ “ordinanza decoro”. Se il decoro della città dipendesse solo da questa ordinanza, in 40/45 anni avremmo una città sicuramente decorosa. Ciò detto: il punto resta tutto politico. Non saranno questi 100€ a spostare la mia esistenza. Ma se l’ordinanza che sanziona la povertà senza aver prima creato strumenti di contrasto alle emarginazioni e alla povertà possa avere senso e validità. E io percorrerò tutta la strada che andrà fatta per dimostrarlo».
Bravo Alessandro!
La denuncia e la multa avrebbero dovuto fargliela per la vergogna di quella maglietta rossa con “Falce e Martini”, invece che “Falce e Martello”. Da uno che si ritiene di sinistra e fa parte di un partito che si ritiene anch’esso di sinistra, una cosa del genere suona come una beffa, un ripudio, un disprezzo nient’affatto celato, per i valori storici e gloriosi della vecchia e VERA sinistra, nonchè per tutti coloro che hanno dato la vita per combattere nel nome di ideali importanti. E mi fermo qui.