Gli amministratori intendono recuperare quelle somme ed hanno avviato le procedure inviando le lettere agli utenti con l'invito a regolarizzare la propria posizione. Concessi 15 giorni di tempo

Scatta la caccia agli evasori, anche ad Alì Terme. Le somme che mancano nelle casse dell’ente locale, secondo gli ultimi accertamenti, ammontano ad oltre 700mila euro. Una cifra importante per un paese di appena 2mila e 500 abitanti. Ma andiamo ai dettagli. Negli ultimi cinque anni sono stati evasi Ici e Imu per oltre 500mila euro. Per la fornitura dell’acqua potabile nel 2011, nelle casse comunali, mancano 115mila euro. E ben 170mila per quanto riguarda il 2012.

Gli amministratori intendono recuperare quelle somme ed hanno avviato le procedure inviando le lettere agli utenti morosi, invitandoli a regolarizzare la propria posizione. Sono stati concessi quindici giorni di tempo, altrimenti si “procederà alla sospensione della fornitura idrica e la stessa sarà ripristinata in seguito alla dimostrazione del pagamento di ogni pendenza, comprese le spese di distacco e riallaccio'”.

E’ stato evidenziato, comunque, che l'interruzione del servizio è prevista per le utenze i cui titolari abitano fuori paese, mentre per i residenti potrebbe scattare una diminuzione nell'erogazione dell'acqua in modo da garantire un quantitativo minimo vitale giornaliero per l'alimentazione e l'igiene personale. “Sono eventualità estreme – spiega il vicesindaco Pietro Caminiti – perché l'acqua è un bene essenziale. Daremo quindi un termine per il pagamento delle bollette anche rateizzando gli importi prima di adottare decisioni drastiche”.

C. Casp.