Si tratta di aree non ricomprese nel Patto per la Falce, che invece vive un momento di stop in attesa di risposte dalla Regione. Al termine delle bonifiche e della rimozione dei rifiuti, saranno anche abbattute strutture abbandonate. LA FOTOGALLERY
Con la firma del Patto per la Falce, avvenuta il 26 gennaio alla Regione e l’8 febbraio al Comune, l’Autorità Portuale s’impegnava “a sottoporre, entro 45 giorni dalla sottoscrizione del presente accordo, all'Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, (Autorità Ambientale competente), il Piano ed il Rapporto ambientale che ne costituisce parte integrante”. Un passaggio che si è consumato nei tempi previsti solo in via informale. Prima della consegna ufficiale, infatti, la Regione ha chiesto di poter fare un primo controllo. L’Authority ha inviato una bozza a fine marzo ma non ha ancora ricevuto risposta, nonostante i solleciti.
In attesa che l’impasse si sblocchi, l’Autorità Portuale ha avviato autonomamente una significativa attività di riqualificazione ambientale che riguarderà un’ulteriore porzione della Falce, non interessata dall’accordo interistituzionale già sottoscritto, ed un’area limitrofa all’attuale approdo di Tremestieri.
Le aree demaniali marittime oggetto dell’intervento sono state suddivise nel dettaglio in tre lotti:
– Lotto 1 di 5mila metri quadri, nella zona Falcata, nell’area confinante con il lato nord dell’ex campo sportivo dell’Arsenale;
– Lotto 2 di 2mila 500 metri quadri, ricadente nella spianata antistante l’area ex Cantieri Savena, lungo il litorale sud-est della zona Falcata;
– Lotto 3 di 4mila metri quadri, a ridosso dell’approdo di Tremestieri.
L’attività, che oggi si sta concretizzando, ha avuto inizio nei mesi scorsi quando personale dell’Autorità Portuale ha effettuato, in una prima fase, la mappatura dei manufatti abusivi e dei rifiuti presenti all’interno delle aree, procedendo, successivamente, alla predisposizione di tutta la documentazione necessaria per affidare i lavori ad una ditta specializzata ed abilitata al trattamento di tali rifiuti. L’attività di bonifica avviata consentirà la rimozione e lo smaltimento di rifiuti di merceologia varia, ascrivibile prevalentemente a materiale proveniente da attività di demolizione e costruzione edile, eternit, pneumatici, rifiuti ingombranti, rifiuti solidi urbani e scarti di lavorazioni industriali. L'azione dell'Ente mira alla salvaguardia del territorio ed alla prevenzione di possibili ulteriori azioni di illecito ambientale perpetrate con l'abbandono incontrollato di rifiuti che spesso contengono amianto o sono frutto di reati ai danni del patrimonio. Terminata la fase di rimozione e smaltimento dei rifiuti, si darà corso ai lavori di demolizione di tutti i manufatti abusivi realizzati all’interno del Lotto 1 ed alla realizzazione di una nuova recinzione perimetrale in struttura leggera che consentirà, finalmente, di poter apprezzare porzioni di opere appartenenti in passato alla Real Cittadella liberate definitivamente dagli abusi subiti.
L'Autorità Portuale continuerà lungo questo percorso con l’auspicio che, in un imminente futuro, l’attività autonoma intrapresa possa trasformarsi in una sinergia operativa con tutti i soggetti pubblici e privati interessati a raggiungere lo stesso obiettivo.
L’autorità Portuale si impegna lodevolmente a riqualificare aree non comprese nell’accordo inter istituzionale del PATTO PER LA FALCE. Si vorrebbe soltanto sapere sommessamente quanto ci costa, chi esegue le opere e se questi fondi sono sottratti ad altri importanti e riqualificanti progetti cittadini. Buon lavoro alla stampa.
L’autorità Portuale si impegna lodevolmente a riqualificare aree non comprese nell’accordo inter istituzionale del PATTO PER LA FALCE. Si vorrebbe soltanto sapere sommessamente quanto ci costa, chi esegue le opere e se questi fondi sono sottratti ad altri importanti e riqualificanti progetti cittadini. Buon lavoro alla stampa.
Si parla di atti informali e questo mi puzza. L’Autorità Portuale ha, o non ha, rispettato il patto?
Si parla di atti informali e questo mi puzza. L’Autorità Portuale ha, o non ha, rispettato il patto?