L'assessore al Risanamento, Sebastiano Pino, chiederà conto al Dipartimento Politiche della Casa per i ritardi accumulati. Ora l'obiettivo è quello di abbattere al più presto la seconda fila di casette
Ci si era messo di mezzo persino… il referendum. La rimozione delle macerie di via Taormina era stata rinviata perché non erano disponibili autisti comunali, impegnati nelle operazioni relative alla consultazione elettorale. L’ennesimo paradosso, se si considera che le prime dieci casette del rione sono state abbattute un mese fa.
Ritardi che non sono piaciuti all’assessore al Risanamento, Sebastiano Pino: “Ho chiesto una dettagliata relazione al Dipartimento Politiche per la Casa perché è incredibile che, per un problema o per un altro, si sia perso un mese, mentre i fondi erano disponibili già due giorni prima dell’avvio delle demolizioni. Già giovedì questa fase sarà completata, dopodiché ho chiesto di accelerare i tempi per riprendere gli abbattimenti relativi alla seconda fila di casette”.
Le analisi sulla caratterizzazione dei materiali erano arrivate solo giovedì scorso e non erano mancate le proteste degli abitanti, stanchi di vivere tra le macerie, con i ratti che scorrazzavano “allegramente”.
Tutte scuse. L’assessore è meglio che taccia. Il primo responsabile è proprio lui. Inconcepibile aver lasciato tutto quel materiale di risulta mischiato a lamiere, materassi, reti e persino una tettoia in eternit, per oltre un mese, in prossimità di altre casette abitate (con i bambini che ci giocavano intorno) e di una delle arterie più trafficate della città. La cosa grave è che l’area non è stata neanche transennata e questo doveva avvenire proprio il giorno della demolizione, quando egli era presente in prima fila a pontificare su questa grande operazione!!!
Tutte scuse. L’assessore è meglio che taccia. Il primo responsabile è proprio lui. Inconcepibile aver lasciato tutto quel materiale di risulta mischiato a lamiere, materassi, reti e persino una tettoia in eternit, per oltre un mese, in prossimità di altre casette abitate (con i bambini che ci giocavano intorno) e di una delle arterie più trafficate della città. La cosa grave è che l’area non è stata neanche transennata e questo doveva avvenire proprio il giorno della demolizione, quando egli era presente in prima fila a pontificare su questa grande operazione!!!