Ore 00.37: nasce l'Agenzia per il risanamento. Il Consiglio: una data storica

Ore 00.37: nasce l’Agenzia per il risanamento. Il Consiglio: una data storica

Rosaria Brancato

Ore 00.37: nasce l’Agenzia per il risanamento. Il Consiglio: una data storica

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martedì 04 Settembre 2018 - 22:51

All'unanimità il Consiglio comunale ha approvato la costituzione dell'Agenzia per il risanamento. In Aula tutti presenti dall'inizio alla fine: "Il 4 settembre 2018 è una data storica". De Luca. "Abbiamo messo una pietra miliare"

ORE 00.37: con 30 sì e 1 astenuto (su 31 presenti) il Consiglio comunale approva la nascita dell’Agenzia per il risanamento di Messina (praticamente all’unanimità).

Sull’Agenzia per il risanamento Consiglio e amministrazione camminano insieme in piena collaborazione. La notizia, che nel contempo è anche una risposta rispetto ai 5 anni di un mandato consiliare da dimenticare, è che su 32 consiglieri, ieri in Aula sono rimasti dall’inizio alla fine della seduta in 31. L’unico assente, Scavello, era giustificato perché in viaggio di nozze. Gli emendamenti sono stati votati all’unanimità con 30 sì ed un solo astenuto, che, come da prassi è il presidente Cardile.

Parte degli emendamenti sono stati ritirati ad inizio seduta, gli altri 7 presentati sono stati integrativi e migliorativi della proposta dell’amministrazione.

Il più importante riguardava la correzione di un refuso relativo alla natura dell’Agenzia (se ente economico o meno). L’errore era stato evidenziato dalla consigliera Antonella Russo e l’emendamento correttivo è stato presentato dall’amministrazione. L’Arisme sarà quindi un Ente non economico.

Grazie all’emendamento presentato dal M5S ed integrato da altri consiglieri la “vita” dell’Agenzia è stata prolungata rispetto al testo iniziale fino a 20 anni (scadenza nel 2038), fatta salva la possibilità di prorogarla o scioglierla anticipatamente. L’obiettivo è infatti tenerla in vita solo nei tempi strettamente necessari per il risanamento. Anche in questo caso i sì sono stati 30 con l’astensione del presidente dell’Aula.

Poco dopo le 23 è iniziata la volata finale per la votazione sulla costituzione dell’Agenzia, ritenuta fondamentale per tutti i consiglieri.

Libero Gioveni Pd, ha invitato il sindaco a puntare soprattutto sulla dichiarazione dello Stato d’emergenza, sulla riqualificazione del territorio ed a risolvere una serie di problematiche che riguardano il Dipartimento.

Benedetto Vaccarino, capogruppo di Forza Italia ha ricordato il sostegno del gruppo fin dal primo giorno “senza se e senza ma”, aggiungendo anche la necessità di dare soluzioni alle problematiche degli abusivi e suggerendo infine l’ipotesi di utilizzare anche case prefabbricate “non quelle delle zone terremotate, ma vere e proprie villette per dare risposte ai messinesi meno fortunati”. Sorbello (gruppo misto) ha ringraziato l’amministrazione “io sono un ragazzo di quartiere, sono nato e cresciuto a Ritiro, in zone degradate, conosco tutte le problematiche delle periferie. Lei sta agendo come un innamorato della città”.

Per Sicilia Futura è intervenuto Pietro La Tona “Abbiamo avuto tempi europei ed in 8 giorni, con 23 ore di lavoro siamo riusciti a votare il provvedimento. Non ci si può dire che siamo fannulloni. Il lavoro che è stato fatto da tutti, dal M5S, dal Pd, dagli altri colleghi è stato egregio ed ha determinato il risultato finale”. Ha poi bacchettato il sindaco per alcune esasperazioni “mi piace che dica su facebook cosa fa ma non può per attaccare qualcuno finire con l’attaccare tutti. Siamo in tanti a volere che Messina migliori, anche se non tutti possono essere veloci come lei. Questa delibera merita l’unanimità così come lo sforzo fatto dal sindaco merita l’unanimità. Ma noi vigileremo sui tempi così come lei ha fatto finora. Ed il 4 novembre ed il 4 gennaio le chiederemo conto di quel che ha fatto. Non è per augurarle di non farcela, ma perché è giusto vigilare. Noi siamo stati eletti per fare indirizzo e controllo. L’amministrazione è stata eletta per l’azione, al Consiglio spetta il compito d’indirizzo e controllo. Non si dimetta, eviti un nuovo lungo commissariamento. Ci sono le premesse per una leale collaborazione tra noi nell’interesse della città”.

Per il M5S a parlare è stato Giuseppe Schepis: “Da più di 50 anni Messina aspetta questa riqualificazione ed il tempo delle chiacchiere deve finire. Non dobbiamo perdere tempo e dobbiamo considerare questa delibera in termini di efficacia e tempestività”.

Alessandro Russo, Pd: “Questo Consiglio merita un applauso perché in 14 giorni siamo riusciti a costituire un’Agenzia di tale portata. Il Consiglio ha dei tempi più lunghi rispetto all’amministrazione e so che spesso possiamo essere criticati,ma in queste settimane abbiamo fatto tantissimo. Lei ci ha lanciato una sfida, invitandoci a unire le forze e noi quella sfida l’abbiamo raccolta. Stiamo mettendo la pietra tombale ad un disegno politico, la legge del ’90, che ha costituito la peggiore forma di clientelismo. Un sistema che ha creato malaffare e fortune elettorale. Abbiamo visto troppe ingiustizie, gente che grazie a strani ascensori scavalcava in graduatoria chi rispettava le regole. Mi chiedo: perché all’Ars finora nessuno ha presentato questa nuova proposta? Perché quel sistema serviva…… Questa è una battaglia sacrosanta che deve essere vinta anche all’Ars anche a costo di occupare l’Assemblea o il Parlamento. Noi vigileremo, perché la sconfitta del sindaco sarebbe la nostra sconfitta e quella della città”.

Giovanni Caruso (Bramanti sindaco): “La presenza di tutti stasera è un fatto determinante. Siamo tutti con lei. Le date potrebbero non essere rispettate, ma non è questo ciò che conta, l’importante è raggiungere l’obiettivo. Questo impegno deve vederci insieme a braccetto per il bene della città”.

Cristina Cannistrà: “Il M5S non è mai stato contro il risanamento, ci siamo attenuti al nostro ruolo che è quello di vigilare. Lei ha avuto un comportamento pregiudiziale nei nostri confronti, ma noi non siamo mai stati contrari. Invito poi l’amministrazione a voler prevedere nelle diverse operazioni anche la presenza dei servizi sociali”.

Alessandro De Leo, Sicilia Futura “Oggi ci stiamo pronunciando per far partire il risanamento, ma è bene chiarire che MAI abbiamo messo in discussione l’Agenzia e men che mai l’abbiamo fatto il 30. Amiamo tutti Messina e vogliamo il risanamento”

Antonella Russo, Pd: “Dopo decenni di malapolitica durante i quali il problema non è stato risolto lei è il primo che ha dato uno scossone e per questo lei merita un plauso. Anche se io, visto il caratterino che lei ha, se fosse stato mio marito avrei divorziato dopo una settimana. Io ci sono, perché sento la stessa vergogna. E ci sono e ci sarò se i suoi proclami diventeranno fatti e se i suoi slogan diventeranno mattoni e case. Ho dubbi sul fatto che la Regione rispetti gli impegni sui 200 milioni di euro. Ma il 4 settembre 2018 resterà una data storica per la città”.

Gaetano Gennaro, Pd: “ qui oggi stiamo facendo politica nel senso più nobile, con la P maiuscola, lontanissima da quanto abbiamo visto negli anni scorsi, quando in quest’Aula si facevano affari. La invito a pensare che eventuali sue dimissioni metterebbero a repentaglio questo percorso. Messina non deve avere un ennesimo commissariamento. Il sindaco oggi si è trovato non 18 consiglieri, ma 32, perché quando si portano fatti concreti nell’interesse della città, si è uniti. Però le regole del gioco sono chiare: l’amministrazione agisce, il consiglio vigila. I cittadini ci hanno conferito un mandato, che è quello di vigilare e il Pd intende svolgerlo fino in fondo”.

Andrea Argento, M5S: “Noi non vogliamo le baracche. Durante la campagna elettorale abbiamo girato tutto il territorio. Quando siamo stati nelle baraccopoli io ho scelto di non pubblicare foto né notizie, perché non volevo si pensasse a tentativi di speculazione su questi drammi. Come M5S abbiamo voluto dare il nostro contributo per migliorare la delibera, perché il nostro interesse è migliorare Messina. Qualcuno mi ha detto che questo Consiglio potrebbe essere il migliore di sempre e passare alla storia. Possiamo farlo insieme”

A mezzanotte e 37 minuti nasce con l’unanimità dell’Aula l’Agenzia per il risanamento.

A distanza di 28 anni dalla legge ’90, naufragata nelle secche di un sistema malato, Messina ha una nuova occasione: rinascere, riscattarsi.

Il presidente Cardile ha concluso soddisfatto “sono fiero di questo Consiglio comunale che oggi ha scritto una pagina importante per il futuro della città”.

L’ultima parola è andata al sindaco De Luca: “Abbiamo posto una pietra miliare con un nuovo corso di grande disponibilità rispetto al passato e ne sono orgoglioso, sia come proponente della norma che come sindaco. Sento fortissimo la responsabilità di questo nuovo corso. Avremo modo di approfondire alcuni aspetti che vanno discussi e risolti. Messina ha bisogno e diritto e si aspetta da parte del Palazzo altrettante decisioni importanti. Smettetela di paragonarvi al precedente consiglio, smettetela di fare riferimento al passato”.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Giovanninachiti 4 Settembre 2018 23:35

    Complimenti a tutti sperando in un grande inzio per la nostra città, bella ma abbandonata ma con la collaborazione di tutti possiamo rialzarci forza sindaco e tutto il consiglio UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO!!!!!

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  2. La consigliera Russo ha detto bene. La reazione di De Luca fo spropositata. A 100 GG appena e con un consiglio per stessa ammissione del sindaco non paragonabile al precedente, usare la minaccia delle dimissioni è stato eccessivo ed inutile perché la delibera non era stata bocciata. Ancora se ho capito bene aleggia lo spettro delle dimissioni, e onestamente me ne sfuggono i reali motivi. Il mio grazie da messinese per l’iter di stato di emergenza, ma sono certo servirà più misura e più equilibrio nel proseguo del cammino così come nei toni verso le altre istituzioni, e nell’utilizzo di Facebook come funzionario pubblico. Questo De Luca deve capirlo, perché non è un aspetto secondario come credono in molti, né un pregio.

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  3. Nicolò D'Agostino 5 Settembre 2018 05:24

    Bravi… avete segnato la storia della città. Adesso avanti come le ruspe… e con le ruspe.

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  4. arcangelofranco 5 Settembre 2018 06:01

    E ora chi glielo va a dire a quelli che abitano nelle baracche?

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  5. Finalmente si è capito che non è più tempo di “giocare” sul futuro della città. La nostra città. Chi voleva il “braccio di ferro” con il sindaco Cateno De Luca probabilmente solo per questioni di “casacca politica”, si è reso conto che, alla fine, non solo sarebbe andato contro gli interessi della stessa città, ma ci avrebbe anche rimesso le penne… E così oggi, finalmente, si può andare avanti sul risanamento, un capitolo che, personalmente, da giornalista, ho visto iniziare con la visita di Rino Nicolosi tra le baracche di Giostra. Mi piacerebbe, in tempi relativamente brevi, poter leggere anche l’ultimo capitolo. Per vedere Messina, la nostra Messina, più bella e vivibile….

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  6. Il deputato Cateno De Luca oltre ad avere coraggio e determinazione , non vi è ombra di dubbio che è anche capace di fare politica . Non solo i messinesi ma tutti i siciliani hanno bisogno di uomini così indipendentemente dal partito di appartenenza .

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  7. QUALCUNO glielo spieghi allo “scalzo” come si fa il sindaco.

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  8. Mah?!…da messinese sono convinto che man mano che verranno abbattute le baracche storiche già esistenti, ne sorgeranno altre nei luoghi più disparati.
    Purtroppo e nel DNA di certa gente , per aver casa gratis bisogna fare la baracca…

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