MESSINA – "Nel Salva Messina l’Amministrazione Comunale ha preso impegni per l'Atm e previsto contromisure che dovrebbero essere già poste in essere". Così Lillo Sturiale, Antonino Sciotto e Mariano Massaro, rispettivamente di Faisa Cisal, Ugl e Orsa. "L’Azienda è in ginocchio per la programmazione, troppo ambiziosa, della precedente Amministrazione che ha immaginato un aumento di produzione tale da consentire la riduzione progressiva delle sovvenzioni comunali. Secondo proiezioni ottimistiche, i tagli sarebbero stati compensati dall’incremento esponenziale degli incassi che non si è mai realizzato, neanche con il rinnovo del parco mezzi. E’ dimostrato che la gestione dei servizi essenziali non può auto-finanziarsi, si regge fondamentalmente sulle sovvenzioni pubbliche che se vengono meno fanno saltare il sistema. La riduzione progressiva dei contributi comunali, concordata dall’ex direttore Foti con l’Amministrazione Accorinti, per rendere credibile il loro piano di riequilibrio, si è rivelata “economia fantasiosa” che ha prodotto un passivo senza precedenti".
Per i tre sindacati autonomi, "il risanamento dell’azienda non si può fondare sul quel sistema ancora vigente, l’Amministrazione De Luca deve immediatamente rivalutare e incrementare il contributo per consentire una gestione economicamente sostenibile del Trasporto Pubblico Locale. Questo mese Palazzo Zanca ha trasferito all’Azienda un milione di euro, cifra irrisoria se si tiene conto che solo per pagare gli stipendi servono 1,5 milioni e in più è si devono affrontare spese per la rottamazione delle cartelle esattoriali e per i pignoramenti relativi alla precedente gestione. Nel “Salva Messina” è previsto un aumento dei contributi comunali per Atm che ancora non si concretizza, i 12 milioni annui previsti nel contratto di servizio sottoscritto con la giunta Accorinti sono risibili, ne servono quasi il doppio. E’ ovvio che nonostante la buona volontà e lo spirito di abnegazione, i lavoratori non potranno garantire il servizio senza percepire lo stipendio, le scadenze non sono drammatiche solo per il Comune e per l’Azienda, incombono anche sulle famiglie dei dipendenti. Si sta rischiando il blocco del servizio essenziale da un momento all’altro".
Cisal, Ugl e Orsa chiedono un incontro urgente con la Direzione Aziendale, il Consiglio di Amministrazione e il sindaco di Messina, volto ad affrontare, in tempi brevi, l’emergenza. "In assenza d’immediato riscontro – concludono – ci vedremo costretti a mobilitare i lavoratori".