Spartitraffico pieno di erbacce, niente strisce pedonali, chiome degli alberi fino al marciapiede, rifiuti e parcheggiatori abusivi. Un quadro sconfortante
“Le condizioni igienico-ambientali del Gran Camposanto sono migliori rispetto al passato ma tutto il contorno è lasciato a marcire”. Il consigliere comunale Libero Gioveni interviene duramente sulle condizioni di assoluto degrado, abbandono e potenziale pericolo presenti nel tratto di via Catania prospiciente al cimitero monumentale e chiede immediati interventi all'Amministrazione.
“E’ come se ci si è spruzzati il profumo senza però essersi fatti la doccia – afferma -. Se, infatti, in qualche modo all'interno del Gran Camposanto le condizioni igieniche e del verde sono decisamente migliorate, ciò che si vede fuori è un vero bollettino da guerra. Lo spartitraffico è strapieno di erbacce, che oltre a rendere indecorosa la zona non riescono in alcuni tratti nemmeno a far sostare i pedoni. E a proposito di pedoni – prosegue il consigliere – non si capisce da dove dovrebbero attraversare visto che di strisce pedonali non ve ne è neppure l'ombra. Sempre i pedoni hanno persino difficoltà a percorrere il marciapiede di fronte (quello che costeggia villa Dante) in quanto in molti punti le mattonelle sono sollevate o addirittura staccate, a causa della presenza pressante delle radici degli alberi”.
“E in tema di alberi – denuncia ancora l'esponente Udc – non andiamo di certo meglio, con le chiome e le fronde che hanno raggiunto dimensioni gigantesche, tanto da determinare in qualche punto anche una caduta a cascata dei rami e delle foglie che arrivano quasi a toccare il marciapiede (tra l'altro pieno zeppo di quelle ormai secche staccatesi e che nessuno raccoglie) impedendo il passaggio dei pedoni. Insomma, una condizione di degrado e pericolo che prosegue tra l'altro anche nella perpendicolare via San Cosimo che costeggia lateralmente il cimitero; anche lì, ai margini, erbacce e rifiuti la fanno da padrone”.
“Infine – conclude Gioveni – giusto per completare il desolante quadro si registra la continua presenza di parcheggiatori abusivi che hanno soppiantato persino gli ausiliari del traffico e che indispongono i visitatori. Sarebbe, pertanto, opportuno correre ai ripari a 360 gradi, soprattutto perché ad affollare il Gran Camposanto da qui in avanti non saranno soltanto i cittadini messinesi, ma anche chi risiede fuori e approfitta del ritorno a casa in estate per fare visita ai propri cari scomparsi”.
E’ inammissibile che in una città cosiddetta civile, non ci si prenda cura del verde pubblico. Non è possibile sostenere che, almeno una volta all’anno, non si possa procedere a sfrondare i pochi alberi che ci sono in città. E mi piacerebbe sapere chi ha avuto la brillante idea di realizzare le fioriere parallelamente alle corsie del tram, già invase da erbacce e fiori secchi. Ma questi politici cittadini, da destra a sinistra, passando per il centro, quando si “riuniscono” per intascare i gettoni di presenza, di che cacchio parlano? Che decisioni assumono per il bene della città? Quali responsabilità si accollano nella veste specifica?
E’ inammissibile che in una città cosiddetta civile, non ci si prenda cura del verde pubblico. Non è possibile sostenere che, almeno una volta all’anno, non si possa procedere a sfrondare i pochi alberi che ci sono in città. E mi piacerebbe sapere chi ha avuto la brillante idea di realizzare le fioriere parallelamente alle corsie del tram, già invase da erbacce e fiori secchi. Ma questi politici cittadini, da destra a sinistra, passando per il centro, quando si “riuniscono” per intascare i gettoni di presenza, di che cacchio parlano? Che decisioni assumono per il bene della città? Quali responsabilità si accollano nella veste specifica?