Il rappresentante del “Movimento Liberi Insieme” invita il al presidente della Commissione Bilancio dell’Ars a fare in modo che venga scongiurata tale eventualità
Il servizio di trasporto scolastico ed assistenza ai disabili è a rischio. A lanciare l’allarme è Roberto Cerreti del “Movimento Liberi Insieme” nella lettera inviata al presidente della Commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo .
Proprio in questi giorni, i parlamentari siciliani sono impegnati ad analizzare e votare la legge di stabilità e – secondo quanto scrive l’ex consigliere provinciale- è concreta «la minaccia della mancata previsione di somme vincolate all’importante servizio di pubblica e sociale utilità nella legge, che all’articolo 27 della legge prevede unicamente uno stanziamento di € 19.150.000,00, quali assegnazioni finanziarie generiche ai liberi consorzi».
«Senza l’intervento della deputazione ed il vincolo delle somme in finanziaria per le finalità dell’importante servizio sociale provinciale, come d’altro canto sempre previsto dalle passate manovre economiche regional i– scrive Cerreti – si rischia che i commissari delle ex province possano, anche per mancanza di risorse assegnate, decidere di sospendere il servizio, creando enorme nocumento a lavoratori ed utenti».
Cerreti invita, dunque, Vinciullo a fare in modo che «venga scongiurato tale impetuoso ed orrido epilogo per il servizio, prevedendo, come fatto già nella legge di stabilità 2015, l’opportuno vincolo di quota parte dello stanziamento in favore dei liberi consorzi per le finalità di cui alla legge regionale 5 agosto 1982, n. 93, come integrata dall’articolo 17 della legge regionale 28 dicembre 2004, n. 17 e successive modifiche ed integrazioni”, così da salvaguardare lavoratori ed utenza, di uno dei servizi che ha sempre contraddistinto l’operato delle ex province regionali siciliane».
Il rappresentante del “Movimento Liberi Insieme” spiega , inoltre, che «solo fortuitamente e per eccesso di zelo da parte dell’ufficio di Presidenza dell’Assemblea regionale Siciliana, protagonista nello stralcio di una norma proposta ad hoc dal Governo regionale, si è evitato che sotto traccia passasse un articolo che prevedeva che i servizi provinciali di trasporto ed assistenza venissero fatti “in house” dalle Amministrazioni provinciali, escludendo l’esternalizzazione dei servizi e quindi provocando il licenziamento di massa per le centinaia di impiegati delle cooperative che da decenni svolgono quest’attività».