La sabbia entrata al momento, con la sciroccata dello scorso weekend, non impedisce fortunatamente l'utilizzo a pieno regime del porto. Ma se non sarà eliminata in fretta, il guaio è dietro l'angolo alla prossima sciroccata. Tanto per cambiare manca l'autorizzazione regionale
Basterebbe ricopiare un articolo degli anni scorsi e tutto ciò che era scritto sarebbe valido anche oggi. La sciroccata dello scorso weekend, per fortuna, non è stata tale da impedire l'utilizzo a pieno regime del porto. Ma se non sarà eliminata in fretta, il guaio è dietro l'angolo alla prossima sciroccata. Tanto per cambiare manca l'autorizzazione regionale, per questo l'assessore alle Politiche del Mare, Sebastiano Pino, con una lettera trasmessa all'assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Maurizio Croce, e, per conoscenza, alla Prefettura, alla Capitaneria di Porto e all'Autorità Portuale di Messina, ha inviato un sollecito.
“La mareggiata della settimana scorsa, – scrive Pino – ha provocato un accumulo di sedimenti all’interno degli approdi di Tremestieri che, se non tempestivamente rimossi, determineranno una sicura interruzione dell’operatività delle invasature. Gli uffici dell’Autorità portuale di Messina hanno inviato da giugno 2016 la richiesta di autorizzazione all’assessorato regionale Territorio ed Ambiente ed alla data odierna non risulta alcun riscontro in merito. Per sottolineare l’importanza che la tematica riveste per la sicurezza e la vivibilità dei cittadini messinesi, giova ricordare che il 22 marzo scorso, il prefetto – su sollecitazione del Comune e dell’Autorità portuale – aveva convocato apposita riunione in Prefettura. In quella sede il rappresentante del dipartimento regionale Ambiente ed il funzionario dell’Ufficio di Gabinetto dell’assessore regionale, come risulta dal verbale della riunione, avevano assunto formale “impegno di rilasciare l’autorizzazione entro un brevissimo arco temporale”. Si chiede pertanto, nell’interesse dei cittadini messinesi, di tener fede all’impegno preso in sede Prefettizia e consentire in tempi rapidi di procedere al dragaggio del bacino di Tremestieri, indispensabile ormai per garantire la piena operatività degli approdi”.