Dal colloquio tra il coordinatore cittadino del Pdl ed il sindaco non è venuta fuori alcuna decisione ufficiale, ma la strada è segnata. Tra le cause delle dimissioni di Buzzanca la «svolta a sinistra dell’Udc», come ha ammesso Garofalo al termine dell'incontro
Per le dimissioni formali bisognerà attendere ancora qualche giorno, ma la sostanza dei fatti è sotto gli occhi di tutti: Giuseppe Buzzanca rinuncerà, a 9 mesi dalla fine naturale del mandato, alla carica di sindaco per poter competere alle elezioni regionali, indette per il prossimo 28 ottobre. Stamattina, il primo cittadino ha incontrato, nella sua stanza di Palazzo Zanca, il coordinatore comunale del Pdl, Vincenzo Garofalo, e all’orizzonte – come lascia intendere il deputato nazionale – nessun cambio di rotta. «Non c’è ancora nessuna decisione definitiva » si affretta a precisare Garofalo al termine dell’incontro , ma poi aggiunge: «Buzzanca ha detto chiaramente che l’attuale maggioranza, frutto della coalizione nata nel 2008, non è più coesa, sottolineando che in queste condizioni diventa difficile governare la città. L’arrivo del commissario – continua il coordinatore cittadino del Pdl – potrebbe dunque non essere il male peggiore considerato che l’attività ammnistrativa andrebbe comunque avanti».
Garofalo ripete le motivazioni addotte da Buzzanca nel corso del colloquio, ma appare tutt’altro che convinto, anzi non nasconde la sua preoccupazione: «Sono venuto a parlare con il sindaco perché mi rendo conto che all’esterno la decisione di lasciare anzitempo la carica possa essere presa male o non capita fino in fondo, ma il partito non può obbligare Buzzanca a restare sindaco, soprattutto alla luce del fatto che l’attuale scenario politico è totalmente diverso dal 2008. La svolta a sinistra dell’Udc rende tutto più complicato. Mi chiedo come mai i nostri alleati , di fronte alla notizia delle possibili dimissioni di Buzzanca, che porterebbero la città ad un commissariamento, non abbiano chiesto una riunione di maggioranza. Anche loro dovrebbero avere a cuore le sorti della città», aggiunge Garofalo nel tentativo di giustificare, quasi in qualità di difensore d’ufficio, la scelta del primo cittadino di lasciare vuota la poltrona di sindaco, importante e impegnativa ma meno prestigiosa di quella all’Ars.
Volendo semplificare, quindi è colpa dell’Udc se il sindaco Buzzanca lascerà la città in mano ad un commissario, il terzo in 8 anni? La stessa domanda l’avevamo rivolta qualche giorno fa anche Buzzanca, che aveva risposto: «Colpa o merito dell’Udc… ». Strano, però, che il Pdl si sia accorto solo ora delle “contraddizioni” degli alleati centristi, che in questi anni hanno fatto il bello ed il cattivo tempo, ma hanno sempre garantito i voti in aula nei momenti cruciali, anche quando a fare acqua da tutte le parti era proprio il Popolo delle Libertà, alle prese con i mal di pancia di tanti suoi rappresentanti. Un sussulto d’orgoglio da parte degli esponenti dell’Udc, comunque, non guasterebbe e se il problema sono davvero loro potrebbero sempre fare un passo indietro, dimettendosi – come forse avrebbero dovuto fare già da tempo – e consentendo al sindaco di governare senza ostacoli né remore. Ma questo è solo un film a cui non assisteremo mai perché Buzzanca non rinuncerà alla sua carriera politica e l’Udc si guarderà bene dal prendere una posizione netta e chiara dopo quattro anni di ambiguità politica, in cui ha dato un colpo al cerchio ed uno alla botte. (Danila La Torre)
mettiamo un punto alla dilagante ipocrisia:
l’ambiguità dell’UDC non é certo di questi giorni….né tanto meno per l’annunciata alleanza con il PD a sostegno di Crocetta.
Qundi Buzzanca la smetta di trovare un inutile pretesto per fornire una giustificazione alle sue dimissioni: non ha mai AMATO questa città, e la sacrifica ad un nuovo commissariamento, per il proprio tornaconto politico.
I messinesi saranno sì’ buddaci, ma…..no!!!
ma Buzzy crede che i buddaci sono fessi? ma se lo crede forse lo sono, altrimenti non avrebbero votato un uomo che ha completato il decadimento di una citta’ ipocrita.
Se facessimo le primarie? Le dimissioni, tardive per la verità e solo per ricandidarsi alle regionali, di Buzzanca aprono lo scenario politico e amministrativo della città a nuove soluzioni. Occasione irripetibile di rilancio. Da ora in aprile, data delle probabili elezioni amministrative, i Messinesi hanno la possibilità di ribaltare la politica. Se saranno capaci di puntare sul vero rinnovamento esigeranno dai partiti e da chi vuole scendere in campo, le elezioni primarie.
La stima che posso avere nei suoi confronti On.Garofalo sicuramente non può essere la stessa che provo per Buzzanca,ovviamente qui siamo a Messina no a Napoli dove le sceneggiate possono essere messe in atto nei teatri per lavoro ogni giorno per fare anche le prove in modo che quando si presenta al pubblico la sceneggiata ne rimane stupefatto per l’ eccellenza della sceneggiatura,ma ora con tutto rispetto Lei per il suo ruolo non si può far sminuire da una persona che a Messina si è fatto un copione da solo,rimanendo l’ unico regista di questa sceneggiata,ovviamente Lei On. dice che Buzzanca avrebbe motivato le sue dimissioni perchè non cè più quella maggioranza solida,perchè non pensava anche questo quando doveva dimettersi per il doppio incarico???anzi dichiarava che sarebbe stato un grave danno per la città di Messina lasciare il posto da sindaco,perchè questa città aveva anche la maggioranza compatta,adesso che si dimette per correre alla candidatura dell’ ARS questa città se lo merita ????Ora che Lei si voglia far prendere in giro,cosa che io al di fuori della politica conosco Lei non ci credo ma ci può stare,mettendosi del prosciutto negli occhi,ma che il Messinese si faccia prendere in giro da Buzzanca qui ci saranno molti dubbi,anzi parecchi,in città non si parla altro che l’ amore di Buzzanca per Messina è stato così forse chi ni fici funnari,neanche un salvagente si trova più,con tutto rispetto per quelli dell’ UDC dovevano mandarlo prima a casa quando doveva dimettersi per il doppio incarico,adesso Buzzanca mette di mezzo UDC così da anche uno schiaffo morale,dopo tutto questo che Le scrivo On,sà quale è la morale di Buzzanca ,che il suo interesse per questa città non cè mai stato,il suo interesse per ++++++++è sempre stato pieno,il suo interesse per il suo partito un altra sceneggiata,meno male che se ne và,mi raccomando Buzzanca se ti resta qualche delega anche pi cogghiri cattuni a Messina nominalo entro martedì.
ancora un atto di stalking nei suoi confronti….. lui vorrebbe ma gli altri non lo permettono …..
è tanto +++ che non riesce neppure ad avere il coraggio delle sue scelte
FUMO NEGLI OCCHI:La legge prevede che i sindaci dei comuni con più di 20.000 abitanti si DIMETTANO entro 10 gg dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali,pena l’INELEGGIBILITà.(art. 10 sexies della l.r. n. 29/1951 come modificato ed integrato con l.r. n.8 del 7 luglio 2009.)
ma come fa Garofalo a dire:”il partito non puo obbligare Buzzanca a restare Sindaco” e lo stesso Buzzanca affermare sono uomo di partito faccio ciò che mi dice il mio partito. Che teatrino e vergognosa messinscena i messinesi non ne possono più via tutti tornate ai vostri originari mestieri se ne siete ancora capaci.