Il consigliere comunale Libero Gioveni interroga l'amministrazione comunale per fare chiarezza sull'anomala e reiterata condizione e per correre immediatamente ai ripari
Con la delibera di giunta numero 1040 del 20 dicembre 2013, l’Amministrazione comunale ha approvato la nuova struttura organizzativa del Comune rimodulando le deleghe dirigenziali.
“Stranamente nella nuova riorganizzazione dell'organigramma, come confermatomi anche da qualche funzionario preposto all'istruttoria per la nomina degli amministratori di condominio – afferma il consigliere comunale Libero Gioveni – non risulta chiaro chi, fra il dirigente del Dipartimento Demanio e Patrimonio e il dirigente del Dipartimento politiche della casa (entrambi politicamente indirizzati dall'assessore Pino che gestisce le due importanti deleghe) dovrebbe firmare le diverse determine dirigenziali di nomina degli amministratori. Accade, quindi, che il Dipartimento Patrimonio (che tra l'altro di recente ha anche emanato l'avviso pubblico per l'aggiornamento dell'albo degli stessi amministratori) invia sistematicamente al Dipartimento politiche della casa gli elenchi degli amministratori disponibili, ma delle nomine ufficiali non se ne occupa nessuno, nonostante le istanze di inquilini e proprietari di alloggi comunali di avere un proprio amministratore”.
La nomina degli amministratori – ricorda Gioveni – nasce anche e soprattutto dall'esigenza di regolamentare i rapporti fra i condomini proprietari degli alloggi già riscattati e il Comune (per la quota parte di chi ancora risulta inquilino).
“Questa condizione di eterna attesa – prosegue il consigliere – rischia di provocare persino un possibile danno erariale all'Ente. Numerose, infatti, risultano essere quelle situazioni pendenti o economicamente dannose che potrebbero determinare la notifica a Palazzo Zanca di pericolosi decreti ingiuntivi da parte di ditte creditrici, come possono esserlo, per esempio, quelle ditte che si occupano della manutenzione degli ascensori e che non hanno ricevuto le somme per le prestazioni effettivamente rese”.