Sono diciotto le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Procura nell'inchiesta sul disastro che il primo ottobre 2009 provocò 37 morti fra Giamplieri e Scaletta Zanclea. L'udienza preliminare fissata per il 13 luglio prossimo davanti al gup Mastroeni. Fra gli indagati anche il sindaco di Scaletta Briguglio e di Messina Buzzanca, che si dice particolarmente amareggiato
Sono diciotto le richieste di rinvio a giudizio nell’inchiesta sull’alluvione del primo ottobre 2009 che provocò 37 morti tra Giampilieri e Scaletta Zanclea. Un disastro che, secondo la Procura, avrebbe dei responsabili che nel tempo non avrebbero messo in sicurezza il territorio di quella zona..I 18 indagati dovranno presentarsi il prossimo 13 luglio, davanti al gup Salvatore Mastroeni. Il Procuratore capo Guido Lo Forte ed i sostituti procuratori Adriana Sciglio e Stefano Ammendola hanno chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il sindaco di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, Salvatore Cocina ex dirigente della protezione civile regionale, Gaspare Sinatra, ex commissario straordinario del Comune di Messina dal 18 ottobre 2007 al 20 giugno 2008, per Antonino Savoca, autore di uno studio geologico tecnico; Alberto Pistorio, Giuseppe Rago e Francesco Grasso, redattori del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico relativo all’area territoriale tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro; Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi, dirigenti della Regione siciliana; Agatino Giuseppe Manganaro , Stefano Bello, Francesco Triolo , Salvatore Di Blasi, Giovanni Garufi, Carmelo Antonino Melato, progettisti; Salvatore Cotone geologo; Giovanni Randazzo, autore della “nota geologica a supporto dei lavori di ripristino della funzionalità idraulica dei torrenti Racinazzi, Divieto e Saponarà. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. 168 le persone offese, compresi il comitato regionale di Legambiente e il Wwf Italia. Alle richieste di rinvio a giudizio la Procura è giunta sulla scorta delle perizie redatte dagli esperti e delle relazione effettuate dai Carabinieri nell’immediatezza del disastro. Come si ricorderà la sera del primo ottobre 2009, a seguito di un violento nubifragio, autentici fiumi di fango vennero giù dalle colline devastando i territori di Giampilieri, Scaletta Zanclea ma anche Briga, Altolia, Molino e Itala, cancellando case, strade ed esercizi commerciali.
Sul coinvolgimento nei fatti dell’alluvione del 1.ottobre il sindaco Buzzanca esprime profonda amarezza. Quest’ultimo ribadisce però “di aver chiarito con l’interrogatorio e la documentazione probatoria depositata a seguito delle indagini difensive svolte del mio legale di fiducia, avv. Laura Autru Riolo, la mia totale estraneità ai fatti contestati. Il Giudice non potrà che prendere atto dell’infondatezza delle contestazioni mosse dal PM”.