37 piccoli alberi “animati” dal cuore di 37 angeli. Si rinasce ma non si dimentica

37 piccoli alberi “animati” dal cuore di 37 angeli. Si rinasce ma non si dimentica

ELENA DE PASQUALE

37 piccoli alberi “animati” dal cuore di 37 angeli. Si rinasce ma non si dimentica

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sabato 01 Ottobre 2011 - 14:11

Alle spalle della scuola “Simon Neri”, base operativa nei giorni della tragica alluvione piantati 37 piccoli arbusti in ricordo delle vittime del fango. Applausi, lacrime e commozione. Buzzanca: «La vallata è più sicura ma c’è ancora da lavorare

Lì dove due anni fa scorrevano fango e lacrime, oggi sorgono 37 alberelli. Ciascuno è illuminato, riscaldato e “avvolto” dai raggi di un sole che in questa mattinata fitta di ricordi, pensieri ed emozioni ha rappresentato l’abbraccio di tutta Messina. Quella stessa città che con fatica si è rialzata dal pantano di terra che l’ha affogata e ancora adesso, anche se in altra forma, ne rende difficile la ripresa. Oggi però è la giornata del ricordo, nel “cuore” di quello che rappresenta il luogo simbolo del 1.ottobre, il villaggio di Giampilieri.

Questa mattina, infatti, alle spalle della scuola elementare “Simone Neri”, che per mesi è stata base operativa dei mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine che hanno fornito un aiuto costante alla popolazione, sono stati piantati 37 alberelli, l’uno di fianco all’altro, in ricordo delle 37 vittime del fango. Attimi di profonda commozione, un’atmosfera quasi surreale quella respirata di fronte quei piccoli e delicati arbusti; piccoli come i teneri angeli, Francesco e Lorenzo volati in cielo insieme alla cuginetta Ilaria, che dall’alto continuano a vegliare, insieme alla mamma, su papà Nino. Un omone robusto eppure tanto fragile di fronte a quella montagna che gli ha “strappato” il cuore. Difficile, se non addirittura impossibile, provare anche solo per un attimo a immaginare il dolore vissuto da un uomo che ancora oggi, di fronte ai compaesani e alle tante autorità presenti, invoca giustizia, invitando la magistratura a “trovare i colpevoli e a farlo presto”, forse sperando di trovare, almeno così, un pizzico di serenità.

Un momento di profonda condivisione: il silenzio interrotto solo dagli applausi che hanno “accompagnato” la lettura dei nomi delle 37 vittime, da parte del primo cittadino, che Giampilieri, Briga, Altolia, Molino, Itala e Scaletta non potranno mai dimenticare. Il sindaco, che nel parlare con la stampa osserva la montagna “assassina” sempre con un pizzico di legittima e umana preoccupazione, invita però i cittadini a essere sereni: «La vallata è più sicura, ma dobbiamo fare il possibile perché lo sia del tutto. Gli interventi stanno andando avanti, proseguiranno e ci saranno tutti i fondi necessari. Le promesse che avevamo fatto in occasione della visita di Berlusconi le stiamo mantenendo». Immancabile, riguardo alle somme da stanziare, qualche “pungente” riferimento agli incarichi assegnati dal governatore Lombardo a collaboratori ed esperti. Ma le polemiche, almeno in questa occasione, sono da mettere da parte.

E mentre il sole continua a “baciare” la vallata, i 37 piccoli alberelli prendono vita grazie ai cuori di 37 angeli. Gli angeli di un’intera città. Si rinasce ma non si dimentica. (ELENA DE PASQUALE)

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