La deliberazione ha permesso di inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il riconscimento dello stato di emergenza, finalizzato all'adozione di interventi e sostegni di natura straordinaria. Il provvedimento, con molta probabilità verrà emanato prossimamente. Ma i deputati D'Uva e Villarosa non ci stanno
La giunta regionale presieduta dal vice presidente Mariella Lo Bello ha deliberato la dichiarazione dello stato di calamità naturale per le province di Messina, Caltanissetta e Agrigento, fortemente colpite dall' ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha provocato piogge alluvionali e esondazione di torrenti .
La deliberazione ha permesso di inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il riconscimento dello stato di emergenza, finalizzato all'adozione di interventi e sostegni di natura straordinaria. Il provvedimento, con molta probabilità verrà emanato prossimamente.
" La decisione presa dalla Giunta- afferma Mariella Lo Bello – scaturisce dall' attenzione verso le istanze che in tal senso sono state sollecitate dai comuni, dai cittadini e dagli agricoltori, al fine di venire incontro a quanti hanno subito danni e perdite".
Sull'argomento sono interventi i deputati del M5S Alessio Villarosa e Francesco D'Uva. «Nonostante i proclami e gli annunci a mezzo stampa, ancora nessun atto concreto sulla dichiarazione dello Stato di Emergenza per la provincia di Messina. Al suo posto è arrivato un più blando, e più inutile, stato di calamità. Ma per la zona, recentemente colpita da violenti fenomeni atmosferici e conseguente tracimazione di alcuni corsi d’acqua, questo non basta. Per attivare un Commissario, fondi di emergenza e strumenti per affrontare davvero questa tragedia, serve coinvolgere la protezione civile con una dichiarazione di stato di emergenza». «Al dipartimento della Protezione Civile nazionale – incalzano i portavoce M5S – non risulta ancora nulla, non hanno ricevuto dalla Regione Siciliana dati sufficienti sull’entità dei danni e sulla estensione degli stessi, elementi tutti indispensabili per una eventuale delibera di Stato di Emergenza. Solo annunci a mezzo stampa da parte del Governo Crocetta, come se il comunicare un qualche cosa che ancora non esiste fosse più importante, o comunque prioritario, rispetto alla produzione concreta degli atti necessari».