Sono i sindacati Fiadel e Uil Fpl a chiedere alla Città Metropolitana attenzione e impegno per evitare che gli studenti disabili di Messina e provincia non trovino gli operatori al rientro a scuola
Manca poco più di un mese al ritorno dei ragazzi sui banchi di scuola. Ma i tempi sono già strettissimi per il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con gravi disabilità che frequentano le scuole superiori di Messina e provincia.
Per questo Fiadel da un lato e Uil Fpl dall’altro hanno acceso i riflettori sul problema che rischia di penalizzare non solo gli operatori Asacom ma anche i tanti alunni disabili che al rientro a scuola potrebbero non trovare queste figure fondamentali per il loro percorso scolastico.
L’incontro della Fiadel
La Fiadel per questo ha chiesto un incontro alla Città Metropolitana. Sul tavolo la mancata pubblicazione del bando per l’affidamento del servizio di assistenza per gli studenti disabili. Il sindacato spiega che la dirigente ai Servizi sociali Annamaria Tripodo, presente alla riunione insieme alla responsabile del settore Irene Calabrò, è stata molto chiara: il bando non può essere pubblicato perché si tratta di fondi trasferiti dalla Regione Sicilia e non spesi nel 2018, finiti nell’avanzo di amministrazione.
Perché mancano i fondi
“Pur avendo l’ente ricevuto nel 2018 trasferimenti per 1,3 milioni di euro per l’affidamento del servizio – chiarisce la dirigente sindacale Clara Crocè – le somme sono del tutto insufficienti per coprire i costi da settembre a dicembre e non possono essere utilizzate per un problema tecnico-contabile. In sintesi, i fondi regionali sono residui che non possono essere utilizzati, anche perché la Città Metropolitana non è nelle condizioni di chiudere il bilancio Preventivo e Consuntivo 2018 e il responsabile della Ragioneria Generale deve essere autorizzato dai Revisori dei Conti”.
Silenzio dalla Regione
Silenzio assoluto sulla vertenza anche dalla Regione Sicilia. “Una fase di stallo che impedisce ai funzionari della Città Metropolitana di Messina di pubblicare un bando di gara -commenta ancora Crocè. Ciò che colpisce è che anche se dovessero sbloccarsi le risorse, gli studenti disabili non potrebbero usufruire del servizio all’apertura delle scuole, considerato che per la pubblicazione del bando di gara i tempi previsti sono oltre i 30 giorni”.
La Fiadel ha informato del problemaanche il sindaco metropolitano De Luca perché prenda in mano la vertenza, che sta diventando preoccupante sia per i lavoratori, che alla ripresa delle scuole non potranno svolgere il servizio, sia per i ragazzi disabili, ai quali sarà negato il diritto allo studio.
La lettera della Uil Fpl
Anche la Uil Fpl di Messina esprime preoccupazione per il forte ritardo nella pubblicazione del bando, a discapito di utenti deboli e operatori.
Lo scrivono in una nota indirizzata al sindaco Metropolitano e alla Segretaria generale, Pippo Calapai e Laura Strano, rispettivamente segretario generale e responsabile provinciale della Uil-Fpl di Messina.
Salvaguardare gli operatori
“Nel sollecitare la pubblicazione degli atti di gara – si legge nella nota – si coglie l’occasione per raccomandare ancora una volta l’ espresso inserimento nel bando e nel capitolato di una clausola sociale che sia chiara e che salvaguardi tutti gli operatori che già hanno prestato attività lavorativa nel precedente servizio. Ciò appare indispensabile anche alla luce di notizie e lamentele da parte di operatori che paventano possibili pressioni da parte di soggetti esterni che, utilizzando proprie posizioni di favore mirano, a condizionare le famiglie degli utenti al fine di inserire nella platea degli operatori Asacom propri familiari che hanno conseguito di recente il titolo”.
I sindacalisti chiedono attenzione rispetto al fatto che molti operatori che hanno già espletato il precedente servizio, nel corrente anno hanno frequentato con grande sacrificio il corso Asacom, e per motivi organizzativi dipendenti dall’ente di formazione non hanno ancora espletato l’esame finale. Pertanto, si chiede nella formulazione della clausola sociale, raccomandata sia dall’ANAC nelle linee guida che rafforzata nel Codice degli appalti, di tenere in debita considerazione la posizione di tali operatori che d’altronde sono già in possesso di esperienza pluriennale nel servizio oltre che di ulteriori titoli qualificanti.