I consigli di Comune e Provincia “promuovono” i documenti sul dissesto…ma in pagella è per tutti zero in condotta

I consigli di Comune e Provincia “promuovono” i documenti sul dissesto…ma in pagella è per tutti zero in condotta

ELENA DE PASQUALE

I consigli di Comune e Provincia “promuovono” i documenti sul dissesto…ma in pagella è per tutti zero in condotta

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martedì 22 Novembre 2011 - 17:22

Votati all'unanimità, 19 voti per "parte", i documenti redatti dai due consigli nei quali si chiede l'intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affinché il territorio messinese non venga più umiliato e discriminato. Confusione e lentezza hanno ancora una volta distinto l'andazzo dei lavori d'aula

Sbaglia chi pensa che oggi le scuole di Messina, di ogni ordine e grado, siano rimaste chiuse. Una lezione “congiunta”, la seconda nel giro di 24 ore, si è infatti svolta all’Istituto elementare di Palazzo Zanca, fra gli alunni di Comune e Provincia, che, fortunatamente, sono riusciti a non consegnare “foglio bianco”. L’importanza del tema, e stavolta non in senso scolastico, ha alla fine fatto prevalere il buon senso e il documento (vedi allegato) in cui si condanna il mancato arrivo dei fondi per i territori alluvionati di Messina e provincia, è stato approvato all’unanimità da entrambi i consigli, con 19 voti favorevoli per parte. Non si faccia illusione però chi ritiene, considerando la rilevanza dell’argomento, che al momento della votazione nell’aula consiliare abbia prevalso un clima “da volemose bene”. Ancora una volta, infatti, le ripicche politiche, soprattutto in seno al consiglio comunale, hanno rischiato di prendere il sopravvento.

I lavori cominciano intorno alle 11, dopo appena qualche minuto, la prima sospensione: a richiederla i capigruppo provinciali che si riuniscono per rielaborare quelle parti del documento che nella seduta di ieri hanno scatenato la lite tra il presidente della provincia Ricevuto e il capogruppo del Pd Pippo Rao. La pausa dura ben oltre il dovuto, la ripresa dei lavori slitta dalle 11.45 alle 14.05. Nel frattempo in aula è ricreazione, si entra, si esce, si parla e si sparla «alla provincia sono messi peggio di noi» sussurra qualche consigliere comunale ignaro di quanto a breve sarebbe avvenuto in “casa”. I rappresentanti di Palazzo dei Leoni "partoriscono", accordo trovato, alle 14.30 il documento viene votato e per festeggiare c’è chi ne approfitta scattando qualche foto (da mettere su face book?) tra gli scranni del Comune.

La scena, o se preferita la sceneggiata, passa dunque ai “comunali”. Il capogruppo del Pdl Pippo Capurro dichiara di aver bisogno di un ulteriore confronto con i colleghi di maggioranza per analizzare meglio il documento. L’esito della riflessione scatena però la “ribellione” dell’aula. La singolare proposta di Capurro è, infatti, quella di inserire nel documento la richiesta di convocazione di una conferenza Stato-Regione. Iniziativa prevedibilmente contestata dai consiglieri di Pd e Udc che chiedono invece la votazione della “carta” esattamente come già approvata dal consiglio provinciale. In aula scoppia quindi la bagarre: il consigliere Gennaro (Pd) replica tanto a Capurro quanto al presidente Previti che, nel frattempo, inserisce “d’ufficio” la richiesta del rappresentante del Pdl: «Se si decide di accettare quell’emendamento, il Pd si riserverà di presentare i propri». Si inserisce anche Cilento: «I consiglieri provinciali hanno responsabilmente trovato un accordo, noi dobbiamo fare lo stesso, non modificheremo di una virgola il testo, altrimenti tutto l’Udc abbandonerà l’aula».

Di fronte al teatrino dei padroni di casa, si pavoneggiano intanto con sorrisini d’intesa i consiglieri provinciali, non mancando di rispondere a chi poco prima li aveva accusati di essere troppo lenti. Peccato però che da "vantarsi" ci sia ben poco considerando che quanto fatto oggi si sarebbe potuto concludere anche ieri.

La manovra “strategica” che riesce a mettere d’accordo tutti, arriva dal capogruppo del Pd Felice Calabrò: «Votiamo questo documento così come è stato approvato dal consiglio provinciale, diamo una segnale alla città, mostriamoci uniti. Il mio partito è disposto a sostenere la vostra richiesta di convocazione di una conferenza Stato-Regione, anche con un ordine del giorno da votare separatamente. Ce ne facciamo promotori con voi». L’ “apertura” mette la maggioranza con le spalle al muro. Dopo la nuova ennesima sospensione e qualche intervento alterato, Capurro, con dichiarata sofferenza, desiste: «La nostra è una decisione molto difficile, ma lo facciamo nell’interesse della città, ritiriamo l’emendamento e formuleremo un ordine del giorno che ci auguriamo, così come dichiarato, venga condiviso anche dall’opposizione». A votazione chiusa, l’intervento di “recupero” è di Cilento che dopo avere imputato al presidente Previti una pessima gestione dei lavori, precisa: «A dimostrazione del fatto che la nostra non è stata una posizione preconcetta rispetto alla proposta del Pdl, siamo pronti a condividere la richiesta della conferenza Stato-Regione». La votazione, alla fine, promuove l’aula, ma in pagella è per tutti zero in condotta. (ELENA DE PASQUALE)

Un commento

  1. Cara cronista sei troppo buona io ero convinto che fosse un asilo infantile in cui si trova pure la sezione lattanti con madre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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