La presidente Bonasera ha illustrato in Consiglio il piano d'interventi per le zone in difficoltà
MESSINA – “In città, delle 94 aree di distribuzione, solo 7 registrano un’erogazione inferiore a 5 ore giornaliere”. Nel corso della seduta di oggi del Consiglio comunale, l’Amam è entrata nel dettaglio tecnico degli interventi con la presidente Loredana Bonasera, che ha ripercorso quanto fatto in questi ultimi mesi: “Stiamo portando avanti un piano di progetti impegnativi che hanno l’obiettivo di migliorare la rete idrica”.
Ha evidenziato la presidente: “Rispetto all’emergenza idrica che attanaglia la Sicilia, c’è da dire che l’attività di monitoraggio delle falde acquifere ci ha consentito di cogliere immediatamente un abbassamento nel tempo dell’approvvigionamento idrico, facendo scattare un piano di interventi mirati, ancora prima dell’emanazione dell’ordinanza regionale. Infatti, il livello della falda Fiumefreddo nel periodo gennaio-aprile 2024, che già nel 2023 si era ridotto di circa 70 cm, ha subìto un ulteriore abbassamento di oltre 1,00 m. Da subito siamo intervenuti con interventi mirati. Già a settembre 2023 abbiamo avviato la pulizia straordinaria delle sorgive. Sono stati eseguiti interventi sui pozzi cittadini di efficientamento, recuperando circa 28 litri/s. Abbiamo proceduto con la riparazione delle condotte e, durante i 6 distacchi programmati da novembre a maggio, sono state effettuate diverse riparazioni di condotte per efficientare la rete, recuperando circa 20 l/s”.
E ancora: “A febbraio 2024, il sindaco ha richiesto con urgenza alla prefetta l’istituzione di un tavolo tecnico finalizzato all’individuazione di proposte e soluzioni necessarie. Si è dato avvio alla ricerca idrica nella zona nord con ricognizione di eventuali pozzi esistenti, procedure per la loro riabilitazione, sorgive, e ricerca subalvea. Tutto questo lo abbiamo messo in campo molto prima delle ordinanze regionali e lo abbiamo fatto perché abbiamo sempre lavorato per migliorare la rete idrica e il servizio che forniamo alla cittadinanza. Così come ha fatto rilevare anche la consigliera Antonella Russo nel suo intervento, per la maggior parte della popolazione cittadina il disagio è marginale. Non riguarda infatti tutti i distretti. Tuttavia l’azienda è accanto a tutti i cittadini e in particolare a quelli che più di tutti stanno subendo i disagi e siamo pronti con azioni concrete a sostenerli”.
Progetti e interventi di Amam
Eocco i progetti di Amam e amministrazione comunale: “In primo piano un project financing per dissalatore in fase di valutazione. L’azienda ha richiesto pure la disponibilità di navi cisterne, qualora fosse necessario. Si sta procedendo al riuso dell’acqua dei depuratori di Mili e San Saba e dell’acqua “fine corsa” delle fontane per scopi irrigui e antincendio. Il verde cittadino verrà curato con autobotte e acqua non potabile della Messina Servizi. Potenziamento del servizio autobotte con fornitura di mezzi e personale a disposizione dalle altre partecipate. Sul piano dell’assistenza, Amam procederà a potenziare gli uffici reclami e segnalazioni con personale aggiuntivo. Per i distretti che oggi hanno meno di 5 ore di erogazione giornaliera di acqua, si procederà con interventi mirati e autobotti a sostegno. Ed è pronta l’attivazione del Coc, Centro operativo comunale, in caso di necessità”.
“Su 94 aree di distribuzione, solo 7 registrano un’erogazione inferire a 5 ore giornaliere”
Dichiara la presidente della partecipata: “In città, delle 94 aree di distribuzione, solo 7 registrano un’erogazione inferiore a 5 ore giornaliere. Nelle restanti zone, la media di distribuzione è scesa dalle precedenti 18 ore a 13-14 ore, ma rimane significativamente più alta rispetto ad altre città siciliane. In 41 distretti l’erogazione è garantita tra le 15 e le 24 ore, in 11 distretti tra le 11 e le 15 ore, e in 34 distretti tra le 5 e le 10 ore. I maggiori disagi si registrano nei quartieri storicamente critici, sui quali l’azione amministrativa si è concentrata, mettendo in campo tutti gli interventi necessari, soprattutto di carattere programmatico”.
Per quanto riguarda le tabelle di erogazione idrica zona per zona, l’Amam “ci tiene a spiegare che gli orari indicati in tabella si riferiscono all’apertura e chiusura dei serbatoi a servizio delle zone indicate. In virtù di ciò, alcune zone possono subire ritardi dovuti alla distanza dal serbatoio stesso o a criticità locali dei singoli edifici. Queste criticità sono oggetto degli interventi in corso finanziati dal Pnrr. E Amam specifica che gli orari possono comunque subire variazioni anche in funzione della disponibilità della risorsa idrica, di eventuali guasti, di esigenze tecniche e degli interventi di manutenzione”.
Continuo a credere che la nostra dirigenza non abbia assolutamente idea quando parla di dissalatori e riuso delle acque reflue. Ancora non ho sentito parlare un esperto di aspetti tecnici su queste soluzioni proposte. Sono solo parole basate sul nulla. Comunicati che hanno solo l’obiettivo di sedare gli animi. E’ possibile che nessuno abbia competenze tecniche nel settore che possa spiegare alla nostra dirigenza i limiti delle soluzioni proposte? Chi parla, ha competenze specifiche? Continuo a seguire interviste in assenza di un contraddittorio tecnico sulle azioni messe in campo. Boh. Siamo sempre fermi al VIA e nulla si muove!!!
Se non siete capaci , andate a casa, c’è tanto da fare!!!
Perché non si dimette? 2 ore di acqua in un paese normale,ma per favore
Questi personaggi sono stati scelti dallo zampognaro…………ma se andassero a zappare non sarebbe male!!!!!
Zona Boccetta e molte altre zone centrali 4 ore e mezza solo virtuali in quanto alle 9 del mattino non c’è più acqua. Che senso ha erogarla quando si dovrebbe dormire???????