Si aggiungeranno agli undici Comuni che hanno già siglato il protocollo d'intesa. A Furci è stata concessa l’autorizzazione di inoltrare agli enti competenti una lettera per la richiesta di banche dati territoriali
Sui allarga il Contratto di Fiume Pagliara-Savoca-Agrò. Agli undici Comuni che hanno già siglato il protocollo d’intesa (tutti quelli appartenenti all’Unione delle Valli Joniche, tranne Mandanici, con Furci Siculo capofila), presto se ne aggiungeranno altri quattro. Letojanni, Gallodoro, Mongiuffi Melia e Castelmola hanno infatti espresso la volontà di aderirvi e la loro istanza è stata già presa in considerazione nel corso di un incontro tenutosi nell’aula consiliare del Comune di Furci. Alla riunione hanno partecipato i tecnici Sebastiano Muglia e Salvatore Di Mauro, l’assessore alla Protezione civile di Furci, Alessandro Niosi, il sindaco di Casalvecchio, Marco Saetti, il vicesindaco di S. Alessio Giuseppe Cacciola, il vicesindaco di Roccafiorita Concetto Orlando ed i responsabili degli uffici tecnici di Savoca, Roccalumera e Letojanni.
Al Comune di Furci è stata concessa l’autorizzazione di inoltrare agli enti competenti una lettera per la richiesta di eventuali banche dati territoriali, ambientali e socio-economiche che possano accelerare tale processo di analisi e successiva progettazione e programmazione territoriale oltre alla possibilità di accedere a finanziamenti e fondi previsti a supporto delle varie attività. Nella missiva, che sarà inviata all’assessorato regionale Territorio e Ambiente e al dipartimento regionale di Protezione civile, verrà specificato che il primo obiettivo del protocollo di intesa è quello di redigere nei prossimi mesi un piano di azione locale basato su un “progetto integrato” che dovrà possedere tutti i requisiti tecnici imposti dalle normative regionali, nazionali ed europee.
Carmelo Caspanello
prima cosa, coordinare interventi di sistemazione degli alvei, troppo alti e pericolosi, e il materiale rimosso utilizzarlo per ripascimento costa; seconda cosa, ogni comune partecipante renda disponibili risorse per il monitoraggio delle discariche abusive e partano denunce senza guardare in faccia nessuno. Adesso basta guardare da un’altra parte, è il nostro territorio e dobbiamo difenderlo, andate a vedere in Alto Adige e ditemi se nei letti di torrenti e fiumi trovate copertoni e macerie, poi controllate quanti turisti vanno in quelle zone (milioni!) e quanti vengono qui (migliaia) e chiedetevi come mai
prima cosa, coordinare interventi di sistemazione degli alvei, troppo alti e pericolosi, e il materiale rimosso utilizzarlo per ripascimento costa; seconda cosa, ogni comune partecipante renda disponibili risorse per il monitoraggio delle discariche abusive e partano denunce senza guardare in faccia nessuno. Adesso basta guardare da un’altra parte, è il nostro territorio e dobbiamo difenderlo, andate a vedere in Alto Adige e ditemi se nei letti di torrenti e fiumi trovate copertoni e macerie, poi controllate quanti turisti vanno in quelle zone (milioni!) e quanti vengono qui (migliaia) e chiedetevi come mai