L’operazione riguarda impianti industriali attivi o dismessi ed edifici privati, che rappresentano circa il 43% del totale dei siti con la presenza di materiali contenenti amianto, nella maggior parte dei casi su coperture, in lastre ondulate e qualche sporadico serbatoio d’acqua
Sono tre gli obiettivi che l’Amministrazione comunale di Furci Siculo si è posta con l’approvazione del Piano amianto. Innanzi tutto sindaco e Giunta intendono giungere in tempi brevi al completamento del censimento e alle caratterizzazioni delle situazioni di rischio di tutti i siti, gli edifici, gli impianti, i mezzi di trasporto, i manufatti e i materialiconteneti amianto. “Ciò – spiega l’assessore all’Ambiente, Rosaria Ucchino – al fine di fotografare la situazione cercando di prevenire smaltimenti illeciti con conseguenti abbandoni di rifiuti contenenti amianto, che possono diventare, a causa delle sollecitazioni meccaniche e degli agenti atmosferici, fonte di diffusione di fibre”. Il secondo obiettivo è quello di rimuovere rapidamente tutti i rifiuti abbandonati contenenti amianto, rafforzando la vigilanza sul territorio per prevenire e reprimere tali fenomeni. Il terzo ed ultimo del piano consiste nella programmazione degli interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti amianto secondo quanto previsto dall’articolo 10 della legge regionale 10 del 2014. Il Piano comunale amianto, nel suo complesso, è finalizzato alla concreta attuazione, sul territorio, di tutte le misure previste dalla normativa per prevenire o eliminare ogni rischio da contaminazione.
L’operazione riguarda impianti industriali attivi o dismessi ed edifici privati. Quest’ultima categoria rappresenta circa il 43% del totale dei siti con la presenza di materiali contenenti amianto, soprattutto nella maggior parte dei casi su coperture, in lastre ondulate e qualche sporadico serbatoio d’acqua. Rientrano altresì lastre e porzioni di amianto friabile custoditi all’interno di pertinenze, giardini e cortili di proprietà. Il Comune, nell’ultimo biennio, con l’ausilio di ditte specializzate e con l’impiego di proprie risorse economiche si è adoperato per portare a compimento interventi di bonifica nell’ex mattatoio, lungo l’alveo dei torrenti Savoca e Pagliara, in via Cesare Battisti e in via S. Antonio, Operazioni che hanno anche un costo e che hanno interessato anche edifici privati in via Madonna delle Grazie e via Verga. Il censimento dei siti è stato eseguito attraverso modalità e tecniche diverse. L’individuazione è avvenuta principalmente con il reperimento dei dati provenienti dalle autonotifiche. Dopo l’acquisizione di questi dati, la polizia municipale ha effettuato ulteriori verifiche e accertamenti per avere un quadro più completo possibile del fenomeno.
Carmelo Caspanello