Furci. Approvato il Piano amianto. Più vigilanza per prevenire il fenomeno dello smaltimento illecito

Furci. Approvato il Piano amianto. Più vigilanza per prevenire il fenomeno dello smaltimento illecito

Carmelo Caspanello

Furci. Approvato il Piano amianto. Più vigilanza per prevenire il fenomeno dello smaltimento illecito

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giovedì 07 Luglio 2016 - 05:58

L’operazione riguarda impianti industriali attivi o dismessi ed edifici privati, che rappresentano circa il 43% del totale dei siti con la presenza di materiali contenenti amianto, nella maggior parte dei casi su coperture, in lastre ondulate e qualche sporadico serbatoio d’acqua

Sono tre gli obiettivi che l’Amministrazione comunale di Furci Siculo si è posta con l’approvazione del Piano amianto. Innanzi tutto sindaco e Giunta intendono giungere in tempi brevi al completamento del censimento e alle caratterizzazioni delle situazioni di rischio di tutti i siti, gli edifici, gli impianti, i mezzi di trasporto, i manufatti e i materialiconteneti amianto. “Ciò – spiega l’assessore all’Ambiente, Rosaria Ucchino – al fine di fotografare la situazione cercando di prevenire smaltimenti illeciti con conseguenti abbandoni di rifiuti contenenti amianto, che possono diventare, a causa delle sollecitazioni meccaniche e degli agenti atmosferici, fonte di diffusione di fibre”. Il secondo obiettivo è quello di rimuovere rapidamente tutti i rifiuti abbandonati contenenti amianto, rafforzando la vigilanza sul territorio per prevenire e reprimere tali fenomeni. Il terzo ed ultimo del piano consiste nella programmazione degli interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti amianto secondo quanto previsto dall’articolo 10 della legge regionale 10 del 2014. Il Piano comunale amianto, nel suo complesso, è finalizzato alla concreta attuazione, sul territorio, di tutte le misure previste dalla normativa per prevenire o eliminare ogni rischio da contaminazione.

L’operazione riguarda impianti industriali attivi o dismessi ed edifici privati. Quest’ultima categoria rappresenta circa il 43% del totale dei siti con la presenza di materiali contenenti amianto, soprattutto nella maggior parte dei casi su coperture, in lastre ondulate e qualche sporadico serbatoio d’acqua. Rientrano altresì lastre e porzioni di amianto friabile custoditi all’interno di pertinenze, giardini e cortili di proprietà. Il Comune, nell’ultimo biennio, con l’ausilio di ditte specializzate e con l’impiego di proprie risorse economiche si è adoperato per portare a compimento interventi di bonifica nell’ex mattatoio, lungo l’alveo dei torrenti Savoca e Pagliara, in via Cesare Battisti e in via S. Antonio, Operazioni che hanno anche un costo e che hanno interessato anche edifici privati in via Madonna delle Grazie e via Verga. Il censimento dei siti è stato eseguito attraverso modalità e tecniche diverse. L’individuazione è avvenuta principalmente con il reperimento dei dati provenienti dalle autonotifiche. Dopo l’acquisizione di questi dati, la polizia municipale ha effettuato ulteriori verifiche e accertamenti per avere un quadro più completo possibile del fenomeno.

Carmelo Caspanello

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