Sette amministrazioni locali hanno firmato un documento congiunto, chiedendo al Ministero dei Beni Culturali di fare proprio il parere negativo sull'inceneritore espresso dalla Soprintendenza prima dell'arrivo di Micali
Si è svolto venerdì a Giammoro un incontro tra amministrazioni comunali, comitati ed associazioni ambientaliste, per studiare una risposta istituzionale alla decisione della Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina di revocare il parere negativo sull’inceneritore del Mela. L’incontro ha prodotto un documento, già inviato al Ministero dei Beni Culturali, in cui si sconfessa la paradossale nota del 19 gennaio, firmata dal soprintendente Orazio Micali.
Il documento è stato sottoscritto, oltre che dai comitati e dalle associazioni presenti, anche dalle amministrazioni comunali di Pace del Mela, Milazzo, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Gualtieri Sicaminò, Condrò e Monforte San Giorgio. Nella nota si chiede al Ministero dei Beni Culturali di confermare senza indugi il parere negativo, in quanto la nuova documentazione presentata da A2A, l’azienda che vuole riconvertire la centrale Edipower in inceneritore, non muta la sostanza del progetto, trattandosi in ogni caso di un nuovo impianto che dovrebbe sorgere laddove il Piano Paesaggistico da poco approvato vieta nuovi impianti, ed anzi dispone la progressiva eliminazione di quelli esistenti.
Le associazioni riunite hanno anche evidenziato la clamorosa assenza, anche se non del tutto inaspettata, dell’amministrazione di San Filippo del Mela, sebbene invitata all’incontro. Giova però ricordare che, sin dall’inizio, alcuni membri dell’amministrazione filippese hanno messo in discussione l’efficacia del parere negativo della Soprintendenza, descrivendola come un possibile boomerang.