La Regione siciliana ha accettato il documento relativo al Piano d'azione per l'energia sostenibile, inviato dal Comune jonico qualche tempo fa. Lo strumento è finalizzato a difendere l'ambiente dall'emissione spropositata di Co2 nell'aria. Entro il 2020 il 20 % in meno.
Diminuire del 20 % le emissioni di anidride carbonica entro il 2020 e cercare di aumentare l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, con l’obiettivo di migliorare le condizioni ambientali e portare avanti la campagna nazionale “Energia sostenibile in un mondo che cambia”. C’è scritto questo e molto altro nel Paes (Piano d’azione per l’energia sostenibile) del Comune di Letojanni che la Regione siciliana ha finalmente accettato, dopo parecchi mesi durante i quali il dirigente dell’area tecnica letojannese, architetto Carmelo Campailla, ha sperato in una sua immediata approvazione. Un’ “ok” definitivo arrivato qualche giorno fa e che permetterà all’Amministrazione comunale del sindaco Alessandro Costa di avviare la fase operativa che scatterà con l’emanazione dei relativi bandi. E proprio in quest’occasione il Comune dovrà adoperarsi per attuare l’importantissimo progetto lanciato qualche anno fa dalla Commissione europea e definita Covenant of Majors, ovvero il Patto dei sindaci. Un vero e proprio piano grazie al quale le Amministrazioni vogliono ottimizzare l’efficienza energetica ed aumentare il suo uso razionale.
“Con l’approvazione di questo strumento, Letojanni potrà rinnovare il suo impegno per ridurre l’inquinamento atmosferico – ha fatto sapere Costa nelle scorse ore -. Un obiettivo da raggiungere nell’arco dei prossimi quattro anni e che potrà essere ottenuto ben presto anche da altri Comuni siciliani che stanno lavorando al riguardo”. Nel documento che l’Amministrazione del centro rivierasco ha inviato a Palermo sono stati inseriti un inventario delle emissioni di Co2 e un sistema di monitoraggio degli obiettivi da conseguire, con la creazione pure di una banca dati delle informazioni prodotte che dovranno essere gestire da personale da formare “ad hoc”nei prossimi mesi. Un periodo, questo, durante il quale ci si dovrà rimboccare le maniche per sensibilizzare anche la cittadinanza al rispetto dei nuovi parametri.
Enrico Scandurra