-E' tempo di- ...
Le origini di questa festa, che si tramanda da secoli in molti paesi del mondo, sono incerte.
Non si conosce esattamente il periodo in cui ebbe inizio, né per opera di chi. Gli studiosi di tradizioni popolari forniscono diverse versioni – basate più su congetture teoriche che su dati scientificamente provati – che avvolgono la nascita di questa tradizione in un alone di mistero.
L’ipotesi più accreditata negli ambienti accademici fa risalire l’origine del pesce d’aprile ad un periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo aprile segnava l’inizio dell’anno. Più tardi, la Chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio. La vecchia tradizione continuò comunque a sopravvivere tra i pagani che per questo venivano derisi e scherniti.
Un’altra ipotesi, abbastanza diffusa, si rifà invece al rito pagano, legato all’antico calendario giuliano, quando il primo di aprile segnava l’inizio del solstizio di primavera. Terminato l’inverno, l’avvento della stagione primaverile segnava il rinnovamento della terra e della vita. In questa occasione, tra il 25 di marzo e il primo di aprile, si usava propiziare gli dèi offrendo doni e facendo sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in massima libertà con lazzi, burle e buffonerie.
Con l’avvento del Cristianesimo, nell’Impero Romano feste di questo tipo furono sostituite con altre festività religiose al fine di far scomparire per sempre gli usi e le tradizioni pagane. Questo fu il destino che toccò anche alla festa del primo di aprile, rimpiazzata da quella della Pasqua. Le persone che, nonostante ciò, si ostinavano a festeggiare il vecchio rito pagano venivano ridicolizzate e fatte oggetto di scherzi e burle di ogni tipo.
Entrambe le ipotesi, comunque, confermano la matrice pagana e buffonesca della festa, che continua tutt’oggi, seppur con sfumature diverse, a restare viva in gran parte del mondo.
http://www.intrage.it/rubriche/culturaetempolibero/pesce_aprile/origini/index.shtml
Pesce d’aprile!!…La storia di quel che, una volta, era un capodanno
Annalisa Cameli – 01.04.2005
Chi non si è divertito a disegnare un pesce per poi attaccarlo con un pezzetto di scotch sulle spalle di un ignaro compagno di classe, poi deriso da tutta la scuola? E chi non è stato canzonato per un pesce incollato dietro le spalle?
Per gli inglesi è April fool’s day, per i tedeschi Aprilscherz, per i francesi Poisson d’avril. In Scozia dura addirittura due giorni, ed il secondo giorno è chiamato Taily day (giorno delle natiche) ed è uso appendere un cartello dietro le spalle con su scritto: Kick me (prendimi a calci).
E’ il primo aprile, la festa del pesce d’aprile, che tutti fra bambini e adulti, festeggiano con qualche scherzo. Ma, come spesso accade per le tradizioni tramandate, non tutti conoscono il perché della nascita di questo giorno
Effettivamente le origini di questa festa sono incerte: non si conosce bene il periodo in cui ebbe inizio, né per opera di chi. Ci sono però diverse teorie, due fra tante sono le congetture teoriche di base, fondate su dati scientificamente e storicamente provati.
La prima delle ipotesi più accreditate vuole la nascita del pesce d’aprile intorno al 154 a.C., quando il primo d’aprile segnava l’inizio dell’anno. Fu così fino al 1564 d.C., quando il Re Carlo IX di Francia decise di spostare la data del capodanno dal 1 aprile al 1 gennaio.
Il 1 gennaio 1565 tutti si fecero per la prima volta gli auguri di buon anno, scambiandosi, come tradizione voleva, dei regali. Ma quando arrivò il 1° aprile, alcuni, fra burloni e pagani, decisero di festeggiare il capodanno. Così i burloni, celebrando un falso capodanno, lo festeggiavano facendo anche dei “falsi- regali; e i pagani che continuavano a seguire per scelta il vecchio calendario, venivano scherniti e derisi, ricevendo in dono i “falsi- regali dei burloni o venendo invitati a feste inesistenti.
La seconda ipotesi vuole che la nascita del pesce d’aprile sia legata al rito pagano del solstizio di primavera, secondo l’antico calendario giuliano. Terminato l’inverno, l’avvento della primavera segnava l’inizio e il rinnovamento della terra e della vita: una sorta di nuovo anno contadino. In quest’ occasione, fra il 25 marzo e il 1° aprile, si usava propiziare gli dei offrendo doni e facendo sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in massima libertà con burle, buffonerie e scherzi.
Con l’avvento del Cristianesimo questo genere di feste vennero sostituite con altre festività religiose (S. Pasqua), al fine di far scomparire per sempre gli usi e le tradizioni pagane.
Usanza analoga – ma in data diversa – in Messico, in cui El Dia de los Innocentes cade il 28 di dicembre e ricorda la strage degli innocenti compiuta da Erode. In questo giorno tutto ciò che si concede in prestito non ritornerà più al legittimo proprietario, e lo scherzo consiste proprio nel convincere i conoscenti a prestare qualsiasi cosa. Se l’amico sprovveduto risponde alla richiesta, non sospettando lo scherzo, l’autore dello stesso gli recapita a casa dei dolci o un piccolo giocattolo, in memoria dei bambini innocenti uccisi da Erode.
…A questo punto vi starete chiedendo: ma cosa c’entrano i pesci allora?
Il tutto ha origine da un inganno nei confronti dei pescatori, nel mese di aprile. Questo era infatti uno dei mesi in cui era vietato pescare, per favorire la naturale riproduzione dei pesci di fiume. Dei simpaticoni, di certo non pescatori, buttarono così delle acciughe affumicate nel fiume, schernendo i pescatori con la frase: “Ecco i pesci di aprile!-.
Si dice che uno degli scherzi più antichi conosciuti risalga al XIII secolo, e che sia una bravata del maestro Buoncompagno da Firenze.
Bene, il Buoncompagno fece sapere a tutto il popolo bolognese che il 1° aprile avrebbe volato grazie ad una sua invenzione. Il maestro si presentò con.. un enorme paio di ali, e svelò il goliardico scherzo.
Nel 1878, invece, la Gazzetta d’Italia annunciò una strana notizia, per l’epoca: la cremazione in piazza di un maharajà indiano. Il 1° aprile ovviamente, molti accorsero al parco delle Cascine, luogo dell’appuntamento… quando, all’improvviso, un gruppo di ragazzi sbucò da un cespuglio gridando: “Pesci d’Arno fritti!-.
Anche la BBC, televisione pubblica inglese, si è divertita il 1° aprile Due gli scherzi ampiamente riusciti: il primo consisteva in un reportage su un test riguardante una nuova tecnologia che permetteva di trasmettere odori attraverso le onde dell’aria. Molti spettatori presero contatti con l’emittente per partecipare ai test; il secondo, nel 1957, è sempre un reportage, ma sulla raccolta dei frutti di un albero in Svizzera su cui crescevano addirittura spaghetti! Anche in questo caso, molti telefonarono per sapere dove compare questo albero speciale da piantare nel loro giardino…
Nei primi anni ‘80 un’altra televisione britannica, durante una trasmissione per ragazzi, presentò un nuovo tipo di walkman, il Chippy, in grado di contenere centinaia di canzoni grazie al supporto di un microchip. Ma quello che allora era un’idea degna di scherno, ora è la nostra realtà: dieci/quindici anni dopo, infatti, fu la volta (reale) dei lettori Mp3.
Molti, anzi, moltissimi, gli scherzi da parte degli ingegneri responsabili degli standard utilizzati su internet. Prova ne è il copioso numero di documenti-bufala pubblicati come RFC in data 1° aprile.
Qualche esempio:
-Hyper Text Coffee Pot Control Protocol (HTCPCP/1.0), del 1998: protocollo ipertestuale per il controllo di una caffettiera – (ftp://ftp.rfc-editor.org/in-notes/rfc2324txt);
-IP over Avian Carriers with Quality of Service , del 1999: qualità di servizio in IP su piccioni viaggiatori – (ftp://ftp.rfc-editor.org/in-notes/rfc2549.txt);
-IETF Identification and Security Guidelines, del 1998: gestione dei problemi di identificazione negli incontri dell’IETF dovuti all’eccesso di uomini dalla barba lunga – (ftp://ftp.rfc-editor.org/in-notes/rfc2323.txt).
Insomma, una grande quantità di persone si sono divertite e altrettanti continueranno a farlo. Personalmente vi invito a farlo ancora, anche se cresciuti e con una pila di lavori sulla scrivania: è risaputo che il riso faccia buon sangue.
Una sola raccomandazione: si deve ridere con gli amici, non degli amici.
…Ma se fossi in voi, a questo punto, mi chiederei: che sia una bufala anche questo articolo?
http://lnx.whipart.it/html/modules.php?name=News&file=article&sid=463
La storia
Le origini di questa festa, che si tramanda da secoli in molti paesi del mondo, sono incerte.
Non si conosce esattamente il periodo in cui ebbe inizio, ne’ per opera di chi. Gli studiosi di tradizioni popolari forniscono diverse versioni – basate piu’ su congetture teoriche che su dati scientificamente provati – che avvolgono la nascita di questa tradizione in un alone di mistero.
L’ipotesi piu’ accreditata negli ambienti accademici fa risalire l’origine del pesce d’aprile ad un periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo di aprile segnava l’inizio dell’anno. Piu’ tardi, la Chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio. La vecchia tradizione continuo’ comunque a sopravvivere tra i pagani che per questo venivano derisi e scherniti.
Un’altra ipotesi, abbastanza diffusa, si rifa’ invece al rito pagano, legato all’antico calendario giuliano, quando il primo di aprile segnava l’inizio del solstizio di primavera. Terminato l’inverno, l’avvento della stagione primaverile segnava il rinnovamento della terra e della vita. In questa occasione, tra il 25 di marzo e il primo di aprile, si usava propiziare gli de’i offrendo doni e facendo sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in massima liberta’ con lazzi, burle e buffonerie.
Con l’avvento del Cristianesimo, nell’Impero Romano feste di questo tipo furono sostituite con altre festivita’ religiose al fine di far scomparire per sempre gli usi e le tradizioni pagane. Questo fu il destino che tocco’ anche alla festa del primo di aprile, rimpiazzata da quella della Pasqua. Le persone che, nonostante cio’, si ostinavano a festeggiare il vecchio rito pagano venivano ridicolizzate e fatte oggetto di scherzi e burle di ogni tipo.
Entrambe le ipotesi, comunque, confermano la matrice pagana e buffonesca della festa, che continua tutt’oggi, seppur con sfumature diverse, a restare viva in gran parte del mondo.
Le bravate
La bravata piu’ antica di cui si ha notizia e’ quella del maestro Buoncompagno da Firenze. Sul finire del XIII secolo questo simpatico personaggio fa sapere al popolo bolognese che il 1 aprile avrebbe sorvolato la Città usando un congegno di sua invenzione. Tra la popolazione la curiosita’ e’ tanta e tutti, nel giorno stabilito, si recano al Monte di Santa Maria per assistere allo strepitoso spettacolo. Puntuale, Buoncompagno si presenta all’appuntamento con un paio di enormi ali ma… un improvviso vento sfavorevole impedisce il volo! Quella che doveva essere una simulazione del volo d’uccello in realta’ era un goliardico pesce d’aprile.
Nel marzo 1878 la Gazzetta d’Italia annuncia un’altra strana notizia. Il 1 aprile, nel parco delle Cascine, i fiorentini avrebbero potuto assistere alla cremazione di un mahraja’ indiano. La curiosita’ per una cerimonia del tutto sconosciuta in quell’epoca attira una grande folla. Inizia l’attesa, passano le ore ma non arriva nessun carro funebre con la salma dell’indiano da cremare. Poi, all’improvviso, tra i cespugli, si fa strada un gruppo di ragazzi che gridano: “Pesci d’Arno fritti!-. Fortunato l’indiano, che non era morto, e beffati i fiorentini che, come raccontano le cronache dell’epoca, si allontanano ammutoliti… facendo gli indiani.
Lo scherzo piu’ difficile, ma anche uno tra i piu’ riusciti, e’ quello di Orson Welles. Per il 1 aprile 1938 il celebre regista americano progetta uno speciale programma radiofonico. A causa di problemi tecnici, pero’, non e’ possibile mandarlo in onda. Ma Welles non si arrende e qualche mese dopo, piu’ precisamente il 30 ottobre, finalmente la radio trasmette “La Guerra dei
Mondi-: radiocronaca dello sbarco dei marziani. Tra la popolazione e’ subito panico generalizzato. I centralini radiofonici delle stazioni di polizia e dei giornali vengono invasi da centinaia di telefonate: gli americani vogliono capire cosa stia succedendo. Qualcuno tira fuori la maschera antigas della prima guerra mondiale, tutti scappano terrorizzati nelle strade, prendendo d’assalto autobus e treni. C’e’ persino chi afferma di averli visti davvero quei marziani. La cronaca della radio, che gia’ all’epoca era considerata – soprattutto tra le masse – un medium di massima fiducia, si trasformatava in una realta’ da incubo. L’indomani torna finalmente la calma, ma per le strade si contano danni per milioni di dollari. Il giorno prima non era stato il 1 aprile, ma ugualmente il programma di Orson Welles era stata una bella beffa per gli americani.
Nel mondo
In Messico ad esempio, la chiamano “Dia de los Innocentes-, perche’ in origine il primo aprile ricordava la strage degli innocenti compiuta da Erode.
In Francia, come del resto anche in Italia, si usa invece l’espressione “Poisson d’Avril- (-pesce d’aprile-), in riferimento al Sole che, alla fine di marzo, lascia il segno dei Pesci per entrare in Ariete.
Nei paesi anglofoni, come ad esempio il Regno Unito e gli Stati Uniti, invece , la ricorrenza del primo aprile si chiama “April fool’s day- (-Il giorno dello sciocco d’aprile-), dove il termine “fool- richiama alla mente il “Fool-, il folletto delle corti medioevali, sottolineando cosi’ la connotazione scherzosa della festa.
Infine, in Germania “Aprilscherz- e’ piu’ semplicemente lo “Scherzo d’Aprile-.
Francia
In Francia si ritiene che la sostituzione del vecchio rito pagano legato all’arrivo del nuovo anno, con quello del primo gennaio, sia da ascriversi a Re Carlo IX, che nel 1564, adotto’ il Calendario gregoriano.
Lo scherzo oggi piu’ diffuso tra i bambini francesi e’ quello di attaccare dietro la schiena dei loro amici un cartello a forma di pesce.
Regno Unito
Nel Regno Unito le origini della festa, probabilmente importata dalla Francia, si attestano intorno al XVIII secolo. In Scozia, il “pesce d’aprile- dura due giorni. Durante il secondo giorno, chiamato “Taily Day-
(-Giorno delle natiche-), gli scozzesi si divertono attaccando dietro le spalle del “Gawk-, lo sciocco, un cartello recante la scritta “Kick me-
(-Prendimi a calci-). Possiamo ben immaginare l’ilarita’ che in questo giorno si scatena in Scozia!
Stati Uniti
Negli Stati Uniti, la festa deriva dalla tradizione inglese. Quando gli inglesi si stabilirono in America perpetuarono l’uso di festeggiare il primo di aprile con scherzi veri e propri, a volte anche pesanti.
Germania
La tradizione tedesca fa risalire l’origine di questa festa all’anno 1530, anno in cui gli Asburgo decisero di riformare il sistema monetario allora in vigore. Gran parte della popolazione attendeva con fermento la data del primo aprile per far fortuna sulle spalle di chi della riforma non era a conoscenza. Ma, la riforma, purtroppo per loro, non fu mai attuata e gli speculatori riscossero nient’altro che scherno.
Oggi in Germania vengono fatti scherzi di ogni tipo che coinvolgono grandi e piccoli. Persino i giornali si divertono nel prendersi gioco dei lettori, pubblicando notizie improbabili, smentite ovviamente il giorno dopo.
Italia
In Italia l’uso di festeggiare il pesce d’aprile, che risale al periodo a cavallo tra il 1840 e il 1860, e’ stato importato dalla Francia a ragione delle relazioni commerciali che intercorrevano con la Città di Genova. In un primo momento la tradizione attecchi’ solo tra i ceti medio-alti, poi si diffuse anche tra il resto della popolazione.
E’ tradizione appendere un pesce di carta dietro la schiena del malcapitato o peggio ancora mandarlo alla ricerca di oggetti impossibili, facendolo correre incessantemente come uno “sciocco-.
India
Il pesce d’aprile viene festeggiato anche in India, dove esiste una analoga festa secolare chiamata “Huli-.
Il 31 di marzo, si usa prendersi gioco dei conoscenti, facendo compiere loro peripezie inutili.
Messico
Usanza analoga ma data diversa invece in Messico, in cui “El Dia de los Innocentes- (l’equivalente del nostro pesce d’aprile) cade il 28 di dicembre e ricorda la strage degli innocenti compiuta da Erode.
Lo spirito ilare dei messicani che li induce a sdrammatizzare persino le tragedie, esorcizzandole col riso, ha fatto in modo che questo giorno drammatico si trasformasse in una occasione di festa.
In questo giorno tutto cio’ che si concede in prestito non ritornera’ piu’ al legittimo proprietario, e lo scherzo consiste proprio nel convincere i conoscenti a prestare qualsiasi cosa. Se l’amico sprovveduto risponde alla richiesta, non sospettando lo scherzo, l’autore dello scherzo gli recapita a casa dei dolci o un piccolo giocattolo in memoria dei bambini innocenti uccisi da Erode.
http://www.telefonoblu.it/pesce_aprile.htm