L'Etna dà spettacolo: incantevole (e innocua) eruzione dal cratere orientale

L’Etna dà spettacolo: incantevole (e innocua) eruzione dal cratere orientale

L’Etna dà spettacolo: incantevole (e innocua) eruzione dal cratere orientale

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giovedì 13 Gennaio 2011 - 00:44

Scenario davvero suggestivo visibile da gran parte della Sicilia orientale e della Calabria meridionale. Le immagini nella Photogallery e nella Videogallery

L’Etna sta eruttando nuovamente: le prime avvisaglie le avevamo avute nella serata di martedì, quando il tremore vulcanico aveva fatto registrare un lieve incremento rispetto alla routine quotidiana. Non ci si poteva ancora aspettare lo spettacolo che si sarebbe scatenato nelle ore successive: già nella mattinata di mercoledì, il tremore è aumentato ulteriormente in ampiezza e intensità finchè poi, nella serata, s’è scatenata una meravigliosa eruzione parossistica/effusiva dal -pit-crater-, sul fianco orientale del cono del cratere di sud/est, affacciato proprio sullo Jonio.

Il tremore dei condotti interni del vulcano è aumentato e resta su valori alti: significa che nelle ‘viscere’ dell’Etna il sistema è carico di energia e i canali sotterranei sono pieni di magma in movimento. I segnali registrati in questi ultimi giorni ricordano le fasi preliminari delle eruzioni del 2006 e del 2007, con la fuoriuscita di colate ad alta quota che si sono riversate nella desertica Valle del Bove.

Questo tipo di eruzioni sono abbastanza frequenti per l’Etna, e di solito durano tra le 7 e le 10 ore per poi ripetersi almeno un paio di volte a distanza di qualche giorno.

Dopotutto prevedere la durata delle fasi più intense, e spettacolari, delle eruzioni è assolutamente impossibile.

Una cosa è certa: si tratta di un fenomeno assolutamente innocuo, perchè la lava che fuoriesce dal cratere vulcanico va a finire in un’area desertica proprio perchè abituata molto spesso a colate di questo tipo. Inoltre questa continua attività conferma ancora una volta che passano gli anni ma l’Etna decide di sfogare la sua -furia- in modo ciclico e moderato: sarebbe molto più preoccupante un silenzio di lunghi decenni (vedi Vesuvio) che prima o poi dovrebbe comunque sfociare in modo però molto più brusco, violento e pericoloso.

L’appellativo di -Gigante Buono-, per l’Etna, non è certo casuale.

Lo spettacolo dell’eruzione di queste ore è visibile benissimo dalla zona nord di Catania, da Acireale, Giarre, Taormina, Castelmola, Santa Teresa di Riva, Riposto, Mascali e altre località alle pendici orientali del vulcano, ma anche dalla Calabria si vede bene, soprattutto dal Reggino Jonico, da Reggio città verso sud fino a Capo Spartivento.

Anche dalla Sicilia sud/orientale, da Augusta a Siracusa, l’eruzione è parzialmente visibile.

Da Messina, Milazzo, Scilla e dalle zone Tirreniche non si può vedere la lava che erutta verso l’alto e poi scivola a valle, ma si vede comunque il riflesso rosso sulle nubi e sul fumo dell’eruzione, visibile anche dalle mappe satellitari.

E così, magicamente, migliaia di persone stanno ammirando nel corso della notte lo spettacolo del vulcano più alto d’Europa in piena attività: che potenza, la natura! Riesce con un’immagine, con uno scenario così affascinante, a farsi amare e ammirare consentendo di mettere da parte, almeno per qualche minuto, i problemi quotidiani e le varie vicissitudini della vita di ognuno di noi.

In tanti, col naso all’insù e lo sguardo in direzione del vulcano, sono incantati dal suggestivo zampillare della lava color rosso fuoco che, proveniente dalle viscere della terra, si lancia impetuosamente verso l’alto dei cieli, per poi ricadere a valle.

Lì, dove in fondo non è poi tanto lontano da case, villaggi e paesi con storia e tradizioni in funzione del vulcano stesso. Villaggi e paesi che vivono alle pendici dell’Etna in sintonia con la natura e senza paura.

Perchè è sì un Gigante, ma Buono.

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