L'Etna erutta ma non preoccupa: coreografica colata di lava (le foto)

L’Etna erutta ma non preoccupa: coreografica colata di lava (le foto)

Redazione

L’Etna erutta ma non preoccupa: coreografica colata di lava (le foto)

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mercoledì 14 Maggio 2008 - 22:48

Colata di lava nella desertica Valle del Bove, versante sud/est del vulcano. La cenere potrebbe arrivare tra venerdì e sabato fino a Palermo!!!

E’ davvero spettacolare l’eruzione che sta interessando l’Etna nelle ultime ore, perchè è caratterizzata dall’attività “stromboliana-, cioè un’attività di continue esplosioni che innalzano per chilometri nell’atmosfera colonne di fumo e dal lancio di magma incandescente (le fontane di lava) verso l’alto.

L’eruzione è visibile da tutto il comprensorio dell’Etna a sud: Catanese, Siracusano e Ragusano, poichè la frattura, avvenuta nella Valle del Leone, è nella zona sud/est del vulcano così come la colata, che scende verso la desertica Valle del Bove (e per questo non crea problemi a centri abitati).

Già sabato aveva preannunciato di preparare qualcosa di meraviglioso, mettendo tutti d’allerta: negli ultimi giorni ha iniziato una fase eruttiva in cui sta dando il meglio di sè.

Complice la brezza settentrionale che in queste ultime ore ha ripulito lo Stretto dalla foschia e dal pulviscolo che nei giorni scorsi, per colpa dello scirocco, non consentivano un’ottima visibilità del paesaggio negando agli abitanti di Reggio e Messina quella che è senza ombra di dubbio la cosa più bella e affascinante della loro terra, adessp è possibile osservare la situazione dell’Etna in modo diretto anche da Reggio.

Intanto l’Istituto di geofisica e vulcanologia di Catania insieme agli esperti del dipartimento nazionale della Protezione civile, al professore Mauro Rosi dell’università di Pisa e i militari del soccorso alpino della guardia di finanza di Nicolosi, ha effettuato un sopralluogo sulla sommità del vulcano siciliano, dal quale è stato rilevato che la frattura apertasi sul versante sud-est dell’Etna è lunga circa un chilometro e si è aperta nella zona denominata della Valle del leone. All’interno della frattura si trovano diverse “bocche- a “bottoniera-. Da tre di queste si nota effusione lavica e un’attività di tipo stromboliano. La colata lavica nella zona più a valle si divide in due bracci, espandendosi nella desertica Valle del Bove, non costituendo pertanto un pericolo per i centri abitati.

La colonna di fumo e cenere “viaggia- in queste ore verso est – sud/est, verso lo jonio, a causa dei venti provenienti da ovest – nord/ovest.

Nei prossimi giorni (tra venerdì e sabato) tornerà lo scirocco, e questo comporterà (qualora dovesse continuare l’eruzione) uno spostamento della direzione di cenere e fumo verso nord/ovest, verso la Provincia di Messina e li litorale Tirrenico (Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Capo d’Orlando e forse addirittura Palermo): in queste aree ci potrà essere una “pioggia- di cenere nera come capita spesso in queste occasioni.

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