Etna e Stromboli in fibrillazione: scosse, frane, tremori ed esplosioni

Etna e Stromboli in fibrillazione: scosse, frane, tremori ed esplosioni

Etna e Stromboli in fibrillazione: scosse, frane, tremori ed esplosioni

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giovedì 26 Agosto 2010 - 08:03

Secondo gli esperti dell'Ingv, però, non c'è nulla di cui preoccuparsi: è la normale attività e non ci sono rischi

L’Etna è nuovamente in attività. E lo Stromboli pure. Di cosa si tratta? Quanto durerà?

Andiamo con ordine …

Nel pomeriggio di ieri, sulla bocca occidentale del cratere nuovo dell’Etna si sono verificate una serie di emissioni di cenere (vedi immagine a corredo dell’articolo). L’inizio delle emissioni è stato fortemente esplosivo, e ha provocato l’emissione di materiale molto caldo.

In quei momenti sono state registrate anomalie termiche fino a 170°C. La colonna di cenere si è alzata per circa 1 km al di sopra della cima dell’Etna ed è stata portata dal vento in direzione est. Per circa 20 minuti si sono susseguite delle emissioni di cenere più deboli.

Questo evento è stato il più forte in una serie di esplosioni e crolli dalla stessa bocca occidentale della Bocca Nuova, di cui il primo è avvenuto il 5 luglio 2010.

Non si osservano, per il momento, cambiamenti significativi nell’attività degli altri crateri sommitali etnei; prosegue l’attività debolmente esplosiva profonda all’interno del condotto del Cratere di Nord-Est.

Gli episodi esplosivi, poi, si sono ripetuti in serata e nella notte: sono stati quattro in tutto fino a questo momento e si alternano dopo un paio d’ore di ’calma’, sono di notevole energia, e durano circa un quarto d’ora. L’ultimo è stato registrato alle 04:00 del mattino.

I fenomeni sono accompagnati da lieve attività sismica e da un breve incremento dell’ampiezza del tremore dei condotti magmatici interni del vulcano attivo più alto d’Europa, che torna subito dopo a valori normali.

Secondo gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, però, gli episodi al momento -rientrano nella normale attività dell’Etna- e -non ci sogno segnali di una imminente eruzione-.

Era da un paio di giorni che l’Etna dava qualche segnale sismico, così come lo Stromboli che, proprio in queste ore, sta dando vita a fenomeni da tenere sotto cotnrollo.

Ieri mattina tre segnali sismici, associabili a eventi franosi di piccola entità, sono stati rilevati lungo la Sciara del Fuoco, il canalone in cui la lava scorre verso il mare.

Gli eventi si sono susseguiti nelle ore successive con un’ampiezza del tremore che s’è mantenuta su livelli medio/bassi: come nel caso dell’Etna, non bisogna subito pensare a un’intensificarsi dell’attività del vulcano, anzi, si tratta della normale attività stromboliana.

Ma il fatto che questi due eventi siano accaduti in contemporanea, potrebbe significare qualcosa.

Anche perchè, nonostante la scienza non dimostri ancora alcuna correlazione tra fenomeni vulcanici che accadono nelle varie aree del pianeta, proprio ieri è iniziata in Colombia l’eruzione del vulcano Galeras, uno dei più pericolosi del mondo in quanto a densità abitativa nelle vicinanze.

La Città di Pasto, alla frontiera con l’Ecuador, vive giorni di panico e già ottomila persone sono state evacuate.

Dopotutto lo scorso anno il Galeras ha dato vita a dieci eruzioni di lieve entità, che non hanno provocato vittime o danni. Quella di oggi e’ la seconda eruzione dall’inzio dell’anno.

Quindi niente paura, almeno fino a prossimi eventuali episodi più rilevanti.

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