L’Anticiclone di questi giorni è foriero di bel tempo con sole nelle ore diurne, e di irraggiamento notturno con inversione termica: il risultato è quello di minime fredde e invernali, massime invece miti primaverili.
Quanto detto vale ovviamente per le aree continentali o comunque quelle esposte alle inversioni termiche, non certo per le zone costiere, rivierasche e collinari.
E’ eloquente il dato di Catania Sigonella: +3°C di temperatura minima e +23°C di temperatura massima!
Affinchè ci siano tali inversioni termiche non basta la conformazione orografica di area continentale o semi continentale, poichè nelle zone pianeggianti comunque nelle ore diurne persiste la nebbia e questo limita l’aumento termico diurno.
Lamezia Terme, ad esempio, nella piana di Sant’Eufemia, cuore della Calabria, ha avuto una minima fredda (+4°C) ma una massima altrettanto invernale (+14°C) mentre in Sila oltre i mille metri le temperature andavano oltre i +15°C: questo a causa della presenza della nebbia che nei bassi strati ha condizionato l’andamento termico.
Infatti le temperature massime della Pianura Padana negli ultimi giorni, sono state inferiori rispetto alle massime di tutto l’arco Alpino, seppur rilevate ad alta quota, dove però splendeva un forte sole e non c’era la nebbia a mantenere freddo ai bassi strati.
Lo Stretto di Messina, si sa, non è una zona continentale: il clima è poco umido, molto ventoso, e c’è poca inversione termica.
Le stazioni meteorologiche di Messina, oggi lunedì 25 febbraio 2008 hanno rilevato entrambe +12°C di minima (Messina Osservatorio AM e Messina Montalto) e le massime rispettivamente +16 e +18°C.
Poca inversione termica, poca differenza tra ore diurne e ore notturne.
La nebbia, in mattinata, pur non molto fitta, ha reso suggestivo il paesaggio dello Stretto soprattutto nel basso Tirreno.
L’umidità molto elevata non ha consentito un calo terimco siginficativo.
Anche a Reggio infatti la situazione è stata molto simile: la stazione meteo posizionata sul Lungomare ha registrato +12°C di minima e +17°C di massima.
Valori simili (+10°C di minima e +17°C di massima) nelle zone collinari della Città (stazione MeteoWeb ai Villini Svizzeri, quasi 100mt slm) mentre tutto differente e in modo significativo all’Aeroporto.
L’Aeroporto -Tito Minniti- dello Stretto è sito nella zona di Ravagnese, a Sud di Reggio: è stato realizzato lì perchè quella è davvero l’unica area pianeggiante vicino alla costa dello Stretto di Messina, tra entrambe le sponde.
Per questo motivo, è un’area climaticamente molto particolare, dal punto di vista di temperatura e umidità: quando il vento soffia da nord/ovest, ad esempio, la piccola piana dell’Aeroporto di Ravagnese diventa secchissima e fa caldo, poichè arriva la bolla di calore proveniente da Reggio che è a nord dell’Aeroporto e poichè il vento arriva dalla terraferma.
Per avere elevata umidità, il vento deve provenire da Sud: quella zona affaccia verso Sud, infatti, a mare.
Le temperature odierne dell’Aeroporto di Reggio (+9°C la minima e +21°C la massima) non rappresentano il clima nè di Reggio nè di Messina, dove ha fatto più caldo nelle ore notturne e mattutine, e più fresco in quelle diurne.
Quella zona ha un clima semi-continentale, una piccola piana di Gioia Tauro o Sant’Eufemia o Catania (ma molto, molto in piccolo) soggetta ad inversioni termiche non indifferenti (dodici gradi in un giorno non sono uno scherzo anche se lo potrebbero sembrare di fronte all’eclatante dato odierno di Catania Sigonella).