Un concorso d'idee che ha il patrocinio dell'Unesco ed é aperto agli studenti delle scuole, presentato nell'ambito della Settimana dell'educazione allo sviluppo sostenibile, dall'Ente Parco dell'Alcantara, gi&agr
Comincia oggi, lunedì 10 novembre, per concludesi domenica 16, la Settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile, nell’ambito della quale, il Parco fluviale dell’Alcantara, mercoledì 12 novembre, presenterà un’ innovativa azione di educazione ambientale, il concorso d’idee denominato “La mia idea per risparmiare nel mio Parco-, da attuarsi nelle scuole del territorio, compreso tra le province di Catania e Messina. L’iniziativa proposta dall’Ente, ha superato la selezione tra le numerose istanze indirizzate alla Commissione Nazionale Italiana, ottenendo il patrocinio dell’UNESCO. Prevista una diffusione capillare, presso gli Istituti di secondo grado dei dodici Comuni del comprensorio, di un inserto sul territorio del Parco, con la conseguente realizzazione di un progetto relativo alle aspettative dei giovani abitanti dell’Alcantara, sulle attività da porre in essere relativamente alle azioni finalizzate alla riduzione dei rifiuti ed al riciclaggio. Questo concorso di idee, dal titolo rappresenta una forma innovativa di azione, secondo il metodo “bottom-up- ovvero con un coinvolgimento dal basso, senza forzare, con criteri precostituiti, la creazione di un’idea progetto, ma lasciando totalmente liberi, nella realizzazione finale e nelle forme espressive, gli studenti destinatari dell’iniziativa. La distribuzione dell’inserto, contenente delle informazioni di base sull’Ente (data di istituzione, principali attività realizzate, ecc..) e sul territorio fornirà lo spunto per l’elaborazione dell’idea progettuale finale, che verrà valutata da un nucleo di esperti del settore, di comprovata esperienza anche in campo internazionale, per poi procedere alla premiazione durante un evento finale. L’intera attività prevede inoltre il coinvolgimento dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente, dell’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, delle scuole dei 12 Comuni del Parco, degli amministratori dei Comuni, dell’A.T.O ME 4, oltre alle Province regionali di Catania e Messina. Particolare attenzione sarà riservata ai progetti aventi ad oggetto la riduzione dei rifiuti attraverso il risparmio delle risorse, attuando interventi di prevenzione qualitativa e quantitativa anche della risorsa acqua.
Il Parco dell’Alcantara è reduce dall’importante convegno europeo tenutosi nella ridente cittadina di Lerici, in provincia di La Spezia, in data 28 ottobre, intitolato “Parchi fluviali e bacini idrografici: Esperienze Europee- nel corso del quale, il Commissario straordinario dell’Ente Parco, il prof. Giuseppe Castellana, dinnanzi ad una qualificata platea proveniente da ogni parte d’Europa, ha riportato la propria relazione intitolata “Parchi fluviali e contratti di fiume: la Governance del territorio fluviale-, mediante la quale ha voluto evidenziare sia il ruolo del Parco dell’Alcantara quale unico parco fluviale della Sicilia e tra i pochi dell’intero Sud Italia, sia, dalle sue stesse parole, che “i Contratti di fiume si configurano come strumenti di programmazione negoziata interrelati a processi di pianificazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali. L’aggettivo ‘strategico’ sta ad indicare un percorso di co-pianificazione in cui la metodologia ed il percorso stesso sono condivisi in itinere con tutti gli attori. Tali processi sono infatti finalizzati alla realizzazione di scenari di sviluppo durevole dei bacini elaborati in modo partecipato, affinché siano ampiamente condivisi.-
Fin dal 2° Forum Mondiale dell’Acqua, svoltosi nel marzo del 2000, sono stati introdotti in tutta Europa i ‘Contratti di Fiume’, quali strumenti che permettono di adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale. Attualmente le esperienze nazionali dei Contratti di Fiume sono limitate in Italia alla Lombardia e Piemonte. Il Parco dell’Alcantara ha attivato un percorso in tal senso, che dovrebbe concludersi a breve. Il prof. Castellana ha inteso precisare nel suo intervento che gli strumenti di programmazione negoziata, pur importanti perché condivisi, rischiano però oggi di essere troppi e tra di loro non adeguatamente coordinati. Il proliferare delle sigle (PIT-PIST-PRUSST-PISU-GAL, ecc.) la dice lunga sulla variegatura di tali strumenti, che nel caso dei fiumi hanno ormai la necessità di essere ricondotti ad un unico piano strategico di sviluppo durevole, che non può che essere incentrato sul fiume e sulla qualità dell’ambiente fluviale. “I contratti di fiume- – ha concluso il Commissario del Parco – “possono divenire il vero piano strategico dello sviluppo dell’ intero territorio fluviale e del tratto costiero prossimo alla foce, a patto che gli stessi – oltre ad essere condivisi e sottoscritti da tutti gli attori – vengano ad essere adeguatamente considerati nelle competenti sedi come forma di governance strutturata e stabile, in coerenza con i principi della nuova programmazione comunitaria 2007-2013, e quindi adeguatamente valutati in sede di predisposizione degli interventi finanziari e dei relativi bandi-.