Inizia oggi ufficialmente la stagione autunnale, almeno dal punto di vista astronomico. Meteorologicamente - infatti - è già autunno da più di tre settimane
Dal punto di vista meteorologico, siamo in autunno già da più di tre settimane: le condizioni del tempo sono fresche, instabili e piovose (a tratti estreme) da fine agosto. L’autunno meteorologico, inoltre, è iniziato il 1° settembre. Ma da stamattina all’alba possiamo dire addio all’estate in modo davvero definitivo, perchè alle 05:09 s’è verificato l’equinozio d’autunno che dà il -via- ufficiale alla stagione autunnale anche dal punto di vista astronomico.
L’anno scorso l’equinozio d’autunno era -caduto- il 22 settembre alle 21:18. Quest’anno arriva qualche ora dopo.
La parola -equinozio-, che deriva dal latino -aequus nòctium-, significa -notte uguale- e indica la data dell’anno in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata.
E’ un fenomeno che si verifica a marzo, quando entra la primavera, e a settembre, all’arrivo dell’autunno.
Agli equinozi, il sole sorge all’esatto est e tramonta all’esatto ovest.
Per definire esattamente la lunghezza del giorno, l’alba comincia quando il sole ha superato di metà l’orizzonte e il tramonto finisce quando il sole è di metà sotto l’orizzonte. Usando questa definizione, la lunghezza del giorno è esattamente 12 ore.
Nell’emisfero settentrionale, l’equinozio di marzo, che cade il 20 o il 21 del mese, è l’equinozio di primavera, e l’equinozio di settembre, che cade il 22 o il 23 settembre, è l’equinozio d’autunno. Nell’emisfero meridionale, invece, questi nomi sono invertiti. Infatti in sud America, sud Africa e Australia, oltre che nell’Antartide e in tutti i Paesi dell’emisfero australe, giovedì mattina inizierà la primavera dopo i freddi invernali degli ultimi mesi.
In quello boreale, invece, inizia l’autunno, anticamera dell’inverno: freddo, neve e maltempo sono solo agli inizi nel nord America, in Europa, Russia, Siberia e Giappone, dove di fenomeni meteo estremi e vivaci ne avremo moltissimi nei prossimi 7-8 mesi, prima dell’estate 2011.
Ma anche la primavera australe non è meteorologicamente monotona, anzi, in questa stagione si verificano tanti fenomeni estremi tipici del clima dell’emisfero sud. Anche lì per l’estate dovranno attendere ancora un pò: inizierà più o meno a Natale, con il solstizio di dicembre. Ma è tutta un’altra storia.
L’autunno è anche la stagione dei prodotti tipici più prelibati, dalle nostre parti. Si va dai funghi al cinghiale, dalle noci alle castagne fino al vino novello.
Ma a prescindere dalle sagre che, come sempre, attireranno nei borghi più famosi e caratteristici migliaia di persone, dal punto di vista meteorologico che autunno sarà?
E’ purtroppo impossibile fare le previsioni stagionali a così lungo termine: le nostre tecnologie non ce lo consentono ancora. Ma certamente sarà una stagione piovosa, anche perchè settembre l’ha già fatto capire in modo inequivocabile.
E allora è tanta la paura di nuovi fenomeni estremi che potrebbero acuire i problemi di un territorio gravemente minato dal dissesto idrogeologico, non solo nel Messinese Jonico ma in tutta la Provincia e anche nella vicina Calabria, dove nei giorni scorsi e nelle ultime settimane ci sono stati altri fenomeni alluvionali che sono per miracolo non hanno avuto risvolti tragici come a Giampilieri e Scaletta Zanclea.
L’autunno adesso è iniziato e non c’è più tempo da perdere: le sirene suoneranno tante volte, e non solo quelle del Messinese Jonico alluvionato. La stagione delle piogge è solo appena iniziata.
Aspettando l’estate di San Martino…