Saranno presentati tre progetti di alto valore ambientale per la Provincia di Messina realizzati dall'Azienda Foreste Demaniali
A Taormina, giovedì 21 ottobre sarà inaugurata la nuova struttura dell’ex Caserma Forestale con la presentazione dei recenti progetti dell’Azienda Foreste Demaniali della Provincia di Messina diretta dall’arch. Giuseppe Aveni: -Il Giardino delle Meraviglie- al Centro Polifunzionale di Camaro, -I Bambini creano le Foreste- per la Riserva Naturale Orientata del Bosco di Malabotta, e -Il Bosco Salva la Vita-, un piano per la rinaturalizzazione del territorio.
L’evento è anche occasione per ripercorrere un pò di storia della Provincia di Messina: l’Ufficio Provinciale Azienda Foreste Demaniali cominciò ad intervenire sul territorio di Taormina a partire dal lontano 1931. I progetti posti in essere miravano a garantire la stabilità, già allora, idrogeologica dell’area e a migliorarne l’aspetto estetico.
Il versante roccioso, infatti, a quei tempi risultata spoglio, arido e pieno di falle lasciate dai bombardamenti bellici. In questo contesto, nel 1951 si decise di costruire una caserma della forestale che venne adibita a rifugio per gli operai che lavoravano al rimboschimento e la cui presenza nell’area si rendeva necessaria 24h su 24.
Da allora, la struttura è stata sottoposta solo a interventi di manutenzione ordinaria e non è mai più stata utilizzata.
Oggi l’Azienda Foreste Demaniali di Messina ha deciso di restituire al pubblico la struttura per farne luogo di rappresentanza per tutte le iniziative poste in essere nell’ambito del territorio Provinciale.
E allora veniamo ai tre progetti che saranno presentati giovedì: il nuovo -Centro Polifunzionale di Camaro-, chiamato -Giardino delle Meraviglie- è un vero e proprio centro di educazione ambientale permanente, unico in Sicilia, caratterizzato da un’alta biodiversità vegetativa e zoologica, realizzato in un’area del demanio un tempo adibita a vivaio. Si estende su una superficie di 16mila metri quadrati all’interno dei quali sono state create varie aree tematiche: da un giardino dove le farfalle possono riprodursi e alimentarsi, a quello delle piante officinali che vanta più di 150 essenze; dal giardino della flora peloritana, dove si trovano circa 200 specie di piante autoctone, ad uno stagno con flora igrofila. Il giardino assume una particolare valenza in quanto alcune piante in esso presenti sono inserite nella lista rossa e, quindi, a rischio estnzione. La loro localizzazione segue il criterio della distrubizione per fasce altimetriche.
E’ poi possibile ammirare un percorso delle essenze e un percorso sensoriale in grado di coinvolgere i cinque sensi del visitatore; un giardino dei fruttiferi autoctoni, il percorso geolitologico e una meravigliosa rappresentazione della carta litologica della Provincia di messina, di 24×12 metri, realizzata con materiali rocciosi trovati nelle varie zone rappresentate. Infine, a completare quest’opera, un’aula verde per le lezioni di ecologia. Ogni area tematica realizzata all’esterno è riprodotta nelle stanze del rifugio adiacente. Il centro, che verrà presto dotato anche di audioguide, è stato realizzato in tre anni grazie a un progetto dell’Azienda Foreste Demaniali di Messina, finanziato con fondi POR. Per la creazione di alcune aree tematiche, ci si è avvalsi della collaborazione con l’Istituto di Geologia, l’Istituto di Farmacologia e con l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Messina.
L’aver ricreato fedelmente uno spazio di educazione ambientale permetterà di coinvolgere permanentemente le scuole che vorranno conoscere da vicino le vitali funzioni di un ambiente creato per avvicinare l’uomo alla natura.
L’altra iniziativa, -I Bambini creano le Foreste- per la Riserva Naturale Orientata del Bosco di Malabotta, è frutto del protocollo d’intesa siglato tra l’Azienda Regionale Foreste Demaniali, il Comune di Malvagna, l’Istituto comprensivo di Mojo Alcantara e l’accademia Kronos onlus. Grzie a questo accordo, gli alunni dell’istituto comprensivo, con l’aiuto degli uomini del corpo forestale, proveranno a realizzare un vero e proprio bosco attraverso la messa a dimora di piante e creeranno percorsi ed aree attrezzate. A questo progetto verranno destinati due ettari di terreno a Pittari, di proprietà del Comune di Malvagna. Quest’iniziativa è di fondamentale importanza non solo per il suo valore pedagogico e didattico, ma perchè, grazie alla disponibilità del Comune di Malvagna, consentirà di accedere al suggestivo Bosco di Malabotta anche dal versante jonico oltre che da quello Tirrenco. La riserva ricade, infatti, tra i Nebrodi e i Peloritani e tocca i comuni di Montalbano Elicona, Roccella Valdemone, Malvagna, Francavilla di Sicilia, Tripi, Mojo Alcantara. La riserva di Malabotta assume valenza di pregio eccezionale per la sua accentuata biodiversità sia vegetale che animale e per il suggestivo altipiano dell’Agrimusco. Qui, a mille metri di quota, con lo sguardo che si perde tra le meraviglie dell’Etne, dello Stretto di Messina e delle isole Eolie, si innalzano enormi megaliti di calcare. Guardandoli è possibile scorgere forme che richiamano immagini mitologiche e divine. Secondo gli studiosi, potrebbero essere state modellate dal vento e dall’acqua mentre la leggenda narra di un antico luogo sacro usato per osservare le stelle e officiare riti propiziatori.
Tanti sentieri e un centro visitatori rendono agevole la scoperta degli ambienti naturali della riserva e delle sue importanti emergenze antropiche. Nei giorni a seguire il 21 ottobre sarà possible effettuare visite guidate nell’area interessate all’iniziativa e nell’intera riserva.
Infine, il progetto -Il Bosco Salva la Vita-, un piano per la rinaturalizzazione e la pianificazione del territorio del territorio, è stato affidato al Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provinca di Messina dal Comune di Taormina, per elaborare un piano di protezione civile al fine di garantire una maggiore sicurezza degli abitanti della perla dello Jonio e dei numerosi turisti che vengono a visitarla. Il piano verrà realizzato in collaborazione con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, il Genio Civile di Messina, l’Università degli Studi di Messina, l’Università Federico II° di Napoli e l’Azienda Foreste Demaniali. Punto fermo del progetto saranno la rinaturalizzazione e il rimboschimento delle aree a rischo idrogeologico, nella profonda convinzione che una natura rispettata è una natura che non tradisce l’uomo.
All’evento i giovedì, che inizierà alle ore 09:30, sarà presente e interverrà anche il prof. Franco Ortolani, Ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio dell’Università Federico II di Napoli. Le conclusioni saranno affidate al Direttore dell’Ufficio Provinciale Azienda Foreste Demaniali di Messina, l’architetto Giuseppe Aveni. Tra gli altri, dopo i saluti delle autorità, interverranno i rappresentanti di tutte le organizzazioni, enti e istituti che hanno partecipato ai progetti.