Con il supporto collaborativo dell’Associazione politico/culturale -Pietra Rossa-, il Gruppo Consiliare di minoranza del Comune di Fiumedinisi ha presentato un esposto (a cui si può attingere cliccando in basso su download) all’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione siciliana e, per conoscenza, ad altre sette Autorità, tra le quali le Procure della Repubblica (Roma, Palermo e Messina), oltre che, sempre per conoscenza, alla stazione dei Carabinieri di Fiumedinisi.
In sintesi, il progetto presentato all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, sulla base del quale è stato rilasciato parere favorevole, prevede il ripristino delle difese spondali del torrente -Nisi- con l’impego di gabbioni ed altro materiale filtrante senza restringimento dell’alveo del torrente. Invece, in totale difformità, si starebbero eseguendo a ritmo molto accellerato, lavori consistenti nella costruzione di un muro di cemento armato per una lunghezza di oltre 700 metri e per un’altezza variabile da 4,40 a m. 10,80.
Il consigliere del centro jonico Francesco Repici e il presidente dell’associazione Nino Maisano, evidenziano altresì che l’amministrazione Comunale di Fiumedinisi non ha risposto alla loro richiesta di documenti inerenti il progetto in questione. L’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione siciliana ha ordinato in data 4/11/2008 l’immediata sospensione dei lavori, chiedendo agli organi competenti di accertare le difformità riscontrate.
Intanto diverse associazioni ambientaliste stanno programmando iniziative di natura informativa sullo sconvolgimento degli ecosistemi e delle biodiversità.