Continua la sequela di esposti presentata dal WWF relativamente alla Zps di Messina.
Nell’ultimo esposto, come è riportato dalla stampa amica, il Presidente Leoni in merito alla Commissione Comunale auspica “che i membri possiedano le competenze corrette, vietando espressamente il coinvolgimento dei membri in incarichi professionali relativi sia a valutazioni d’incidenza che progettuali, anche di parenti terzi”.
Non valendo neppure la pena di commentare quanto scritto nell’esposto circa le “competenze corrette” gli altri auspici dovrebbero essere attuati dall’Amministrazione individuando cinque soggetti che abbiano conseguito una laurea tecnica solo per diletto visto che non devono avere incarichi in materia e, quindi, nessuna esperienza professionale.
Per l’individuazione full optional sarebbe importante scegliere professionisti orfani, possibilmente soli al mondo e privi di parenti terzi (sempre che si chiarisse che cosa si intende per ”parenti terzi”).
Accogliendo tali auspici individuando persone gradite al WWF forse cesserebbe l’emorragia di strane denunce registrata sino adesso e la stampa amica finirebbe di appellare quale “STRANA CINQUINA” la Commissione Comunale iniziando a narrare le gesta del “MERAVIGLIOSO PENTAGONO”.
Inoltre sarebbe il caso di ricambiare il favore fatto al Comune dai dirigenti regionali e locali del WWF i quali, per come ha riportato la stampa, hanno dichiarato la compatibilità ambientale dei lavori utili a bypassare la frana di Locanda (Nda) evitando la verifica di valutazione di incidenza ecologica in piena Zps.
Auspici a parte resta da chiarire come mai questi ambientalisti non hanno mai denunciato nessuno durante gli oltre quindici anni di procedura pubblica del PRG che ha destinato all’edificabilità terreni già riconosciuti ad alta naturalità mentre si sono profusi in “decine e decine” di pagine di esposti quando si è trattato di gestire questi terreni
Non spiegando in maniera esauriente tale comportamento a qualcuno verrebbe il dubbio che la Zps di Messina potrebbe essere stata utilizzata quale Cavallo di Troia.
Un espediente mediante il quale la difesa dell’ambiente sarebbe stata strumentalizzata per assumere un ruolo importante all’interno della gestione di operazioni edilizie che, complessivamente, ammontano ad oltre cento milioni di euro.
Quanto sopra alla faccia dell’ambiente, degli uccelli e dei tanti che credono veramente nella difesa e nella salvaguardia del territorio.
(Nda) Per motivi logistici questi ambientalisti vanno alla riscossa percorrendo la strada dei Colli e, pertanto, della frana di Calamona non gli interessa più di tanto.