Porto di Giardini insabbiato, avviso di pericolosità della Guardia costiera

Porto di Giardini insabbiato, avviso di pericolosità della Guardia costiera

Carmelo Caspanello

Porto di Giardini insabbiato, avviso di pericolosità della Guardia costiera

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venerdì 19 Maggio 2017 - 08:05

Il provvedimento del comandante Arizzi fa seguito alla relazione redatta dal Nucleo subacquei della Guardia costiera di Messina, con la quale viene evidenziata la presenza di una secca nello specchio acqueo ricadente all’interno dell’ambito portual

GIARDINI NAXOS. Il fenomeno di insabbiamento a cui è soggetto il porto di Giardini Naxos, ha indotto il comandante dell’ufficio locale marittimo della Guardia costiera, Cosimo Roberto Arizzi, a firmare un “avviso di pericolosità”. Il provvedimento fa seguito alla relazione redatta dal Nucleo subacquei della Guardia costiera di Messina, con la quale viene evidenziata la presenza di una secca nello specchio acqueo ricadente all’interno dell’ambito portuale di Giardini Naxos. Il fenomeno di interramento, con la creazione di varie aree caratterizzate da minore fondale, con battenti inferiori a 50 centimetri, riguarda la parte del porto compresa tra il pontile galleggiante della ditta “Peri” e la prima barriera frangiflutti, a sud-est dal molo foraneo.

Il comandante Arizzi ha evidenziato che la situazione richiede “particolari cautele nelle manovre d’entrata e uscita, ai fini della sicurezza della navigazione, della salvaguardia della cita umana in mare nonché a difesa dell’ambiente marino. In tal senso – aggiunge il comandante – lo specchio acque all’interno del Porto di Giardini Naxos presenta batimetriche in continua evoluzione, con valori non costanti, non uniformi e di entità variabile, che per effetto delle periodiche mareggiate e correnti marine, ne causano la progressiva riduzione in ampiezza e profondità”. L’avviso è stato indirizzato ai comandanti delle unità in entrata ed uscita dal porto di Giardini diretti ai pontili galleggianti e sull’arenile denominato “Scaro”, destinato ad alaggio e varo. Dovranno valutare “la fattibilità della manovra, ovvero se intraprendere o meno la navigazione di entrata-uscita, in funzione alle caratteristiche della propria unità, in relazione alla situazione batimetrica ed evoluzione del porto, al pescaggio, alla distribuzione dei pesi a bordo, alle condizioni meteomarine e allo stato delle maree”.

Carmelo Caspanello

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