Parco dei Peloritani, Cerreti: "Attenti a non creare un nuovo carrozzone"

Parco dei Peloritani, Cerreti: “Attenti a non creare un nuovo carrozzone”

Parco dei Peloritani, Cerreti: “Attenti a non creare un nuovo carrozzone”

Tag:

mercoledì 17 Maggio 2017 - 07:29

Da un lettore di Tempostretto, Aldo Cerreti, che in passato si è a lungo occupato di questioni attinenti al territorio rivestendo anche ruoli di carattere istituzionale riceviamo e pubblichiamo questa riflessione sull'istituendo Parco dei Peloritani

Ancora non e' stato perimetrato a termine di legge il Parco dei Nebrodi, eppure già si parla di istituire un nuovo parco, quello del Peloritani. La mancata perimetrazione del parco dei Nebrodi ha avuto la conseguenza che invece di dare respiro al territorio ha in parte paralizzato e quasi desertificato molte localita' montane con una serie di divieti che colpiscono commercianti, operatori agricoli, allevatori ed operatori dei servizi alberghieri e ristorazione. I timori sul futuro del Parco dei Peloritani riguardano il rischio che si crei un nuovo carrozzone dai costi non quantificabili a carico dei siciliani con un Consiglio di amministrazione, consiglieri, dirigenti, impiegati, funzionari e tecnici, per non parlare delle auto blu che saranno messe a disposizione. Quello che stupisce e' l'estensione esagerata dei confini di questa elefantiaca opera. Barcellona, Novara di Sicilia ed altri paesi dei peloritani sino a Giardini saranno ingabbiati e paralizzati nelle assurde regole che non hanno attinenza con la vocazione e con l'economia del territorio. Saranno acuiti i già notevoli disagi che queste attività rurali e silvo pastorali quotidianamente patiscono nonostante siano settori che rappresentano il tessuto economico vitale del territorio. Sarebbe giusto che si esprimessero attraverso un referendum i cittadini dei territori interessati. Si sta creando una nuova macchina mangia soldi in dispregio delle leggi vigenti che hanno stabilito le superfici massime che possono essere occupate dai parchi nei territori.Il problema gia' esiste e non e' stato ancora sanato per quanto riguarda i parchi esistenti che hanno superato largamente gli spazi destinati.

Nessuno evidenzia poi come il Parco dei Peloritani sia gestito egregiamente e senza nessuna spesa con grande esperienza dal Corpo Forestale.

Perché bisogna prosciugare ulteriori risorse per dare poltrone e creare enti inutili con conseguente spreco di denaro pubblico? Bella questa idea, guarda caso, in prossimità del rinnovo dei componenti dell'Ars, bello slogan elettorale…

Si restituisca la gestione al corpo forestale e se necessario si allarghino le zone protette secondo le indicazioni dei tecnici della materia non dei politici che sconoscono la delicata materia della gestione del patrimonio agro forestale.

Giù le mani dai peloritani, si riperimetrino i parchi e le oasi esistenti.

Aldo Cerreti

6 commenti

  1. A ragione Lei. Sicuramente ci saranno da sistemare amici senza che ci sia una sola ragione valida per creare quest’altro ente inutile. Basta vedere i risultati degli altri parchi

    0
    0
  2. A ragione Lei. Sicuramente ci saranno da sistemare amici senza che ci sia una sola ragione valida per creare quest’altro ente inutile. Basta vedere i risultati degli altri parchi

    0
    0
  3. Una lettera dai contenuti illuminati e sopratutto esatti, I parchi quelli esistenti sono un ulteriore vincolo su quelli preesistenti DANNO SOLO POLTRONE E AFFOSSANO I TERRITORI, già la superfice di che tratta il faciendo Parco è sottoposta sia a SIC, come anche a vincolo paesistico, vincolo idrogeologico, vincolo beni culturali e vincoli architettonici, quindi già da se ci vogliono montagne di autorizzazioni, ci mettiamo anche il Parco è come mettere una LAPIDE MARMOREA ALL’INTERO TERRITORIO, serve solo a sistemare qualche Figliol Prodigo. per il resto sono solo norme lacci e catene.

    0
    0
  4. Una lettera dai contenuti illuminati e sopratutto esatti, I parchi quelli esistenti sono un ulteriore vincolo su quelli preesistenti DANNO SOLO POLTRONE E AFFOSSANO I TERRITORI, già la superfice di che tratta il faciendo Parco è sottoposta sia a SIC, come anche a vincolo paesistico, vincolo idrogeologico, vincolo beni culturali e vincoli architettonici, quindi già da se ci vogliono montagne di autorizzazioni, ci mettiamo anche il Parco è come mettere una LAPIDE MARMOREA ALL’INTERO TERRITORIO, serve solo a sistemare qualche Figliol Prodigo. per il resto sono solo norme lacci e catene.

    0
    0
  5. Le uniche inesattezze dell’articolo sono 1)Il corpo Forestale ha il compito della Tutela e dell’Antincendio, 2) la gestione del Demanio è affidata all’Azienda Foreste, ovviameente l’azienda Foreste con i pochi finanziamenti stenta a gestire questo enorme territorio, ci vuole altra linfa vitale che possa tradursi in economia e lavoro, cioè i lavori di manutenzione darli in appalto con gara cooperative di persone, ed il controllo affidato a corpo forestale e azienda foreste, cosi’ avremmo demani ben gestiti, ed in più un opportunita di lavoro per tante persone.

    0
    0
  6. Le uniche inesattezze dell’articolo sono 1)Il corpo Forestale ha il compito della Tutela e dell’Antincendio, 2) la gestione del Demanio è affidata all’Azienda Foreste, ovviameente l’azienda Foreste con i pochi finanziamenti stenta a gestire questo enorme territorio, ci vuole altra linfa vitale che possa tradursi in economia e lavoro, cioè i lavori di manutenzione darli in appalto con gara cooperative di persone, ed il controllo affidato a corpo forestale e azienda foreste, cosi’ avremmo demani ben gestiti, ed in più un opportunita di lavoro per tante persone.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007