Milazzo dice no al termovalorizzatore. Formica: "Diniego consapevole"

Milazzo dice no al termovalorizzatore. Formica: “Diniego consapevole”

Salvatore Di Trapani

Milazzo dice no al termovalorizzatore. Formica: “Diniego consapevole”

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lunedì 22 Gennaio 2018 - 15:06

Dalla giunta di Milazzo una netta presa di posizione contro la realizzazione del termovalorizzatore della Valle del Mela. Formica: "E' un no consapevole, dobbiamo puntare sulla differenziata".

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La giunta di Milazzo aderirà alla manifestazione promossa dai comitati "No inceneritore" del prossimo 28 gennaio. A comunicarlo lo stesso primo cittadino, Giovanni Formica, che ha voluto ribadire la necessità di puntare a soluzioni diverse e maggiormente sostenibili per l'ambiente. La manifestazione avrà inizio alle 15.00 e prevedrà la partenza del corteo di protesta da Piazza San Papino.

“Il problema –ha dichiarato Formica– riguarda la differenziata, un terreno che non concede grande credibilità alla Sicilia. Bisogna quindi intervenire velocizzando le procedure e formulando una proposta efficace al tavolo del governo nazionale, questo perché i tempi per un impianto di trattamento dell’umido possono essere ridotti con una proposta credibile. In caso contrario -ha aggiunto- nella prospettiva nazionale e di chi sta fuori dalla Sicilia e dal territorio, parte della soluzione finisce con l’essere il termovalorizzatore. Bisogna invece puntare su un modello di sviluppo diverso ed alternativo a quello industriale”.

Il primo cittadino ha poi proseguito ponendo particolare enfasi sull'ormai prossima saturazione delle discariche, che giungeranno ai limiti di capienza in circa 6 mesi. Si è poi paventata la possibilità di aprire un dialogo costruttivo con i sindacati, affinché sia possibile maturare un diniego consapevole al termovalorizzatore.

"E’ importante quindi affermare –ha concluso il sindaco mamertino– il principio secondo il quale è il territorio che si autodetermina rispetto alle prospettive di sviluppo e che sceglie responsabilmente, accettando la sfida di percorrere una strada diversa e contraria da quella della industrializzazione pesante”.

Salvatore Di Trapani

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