La Procura di Patti vuole vederci chiaro anche sul buco nei soccorsi e dispone l'autopsia sul corpo di Luigi Mandanici
PATTI – Entra nel vivo l’inchiesta sulla morte di Luigi Mandanici, il commerciante di Capo d’Orlando stroncato da un infarto domenica scorsa. La Procura di Patti, guidata dal procuratore capo Angelo Cavallo, ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo, originario di Maletto, nel catanese, e trasferitosi nel messinese qualche anno fa, dove aveva avviato una gettonata rivendita di frutta e verdura.
Il suo corpo giace all’obitorio dell’ospedale di Sant’Agata Militello, dove ora i familiari attendono che venga completato ed effettuato l’esame medico legale, per poterlo riportare a casa e accompagnarlo nell’ultimo viaggio.
Al momento non ci sono indagati, la Procura vuole intanto stabilire cosa ha ucciso Mandanici, con certezza. La perizia voluta dalla magistratura mira anche stabilire le circostanze della morte dell’uomo, che ha accusato un malore in casa ed è stato soccorso da un’ambulanza del 118. Dove però, raccontano i familiari, non c’era medico a bordo e mancavano alcune attrezzature.
Mandanici è spirato appena arrivato in ospedale. La figlia si è così rivolta all’avvocato Francesco Pizzuto per chiedere alla magistratura di stabilire se il padre poteva essere salvato.
Sotto la lente, le carenze del servizio del 118, più volte denunciato, nella zona dei Nebrodi.