Il candidato a sindaco di destra punta il dito contro i deputati regionali sostenitori dei suoi avversari, accusandoli di approvato il depotenziamento dell'ospedale di Barcellona senza difenderlo.
Era rimasto sotto traccia il tema dell’ospedale di Barcellona, al centro di aspre battaglie nei mesi scorsi, quasi mai tirato in ballo durante questa campagna elettorale. Il perché se lo è chiesto e ha risposto Giuseppe Sottile, che lo ha fatto entrare nel dibattito dell’ultima settimana prima del voto.
“L’ospedale di Barcellona entro il 31 dicembre 2016 dovrà diventare un ospedale di comunità, con soltanto 34 posti letto. Il disegno era già scritto nel 2014, e cosa hanno fatto i politici regionali che oggi appoggiano i candidati a sindaco di Barcellona? Niente. Anzi: hanno espresso parere favorevole”. Sottile non tergiversa e va dritto ai nomi degli onorevoli Laccoto e Picciolo, che sostengono rispettivamente Turrisi e Materia, e tira fuori il parere, datato 20 novembre 2014, della Commissione Sanità all’Ars che compongono, nel quale appunto si dicono favorevoli al ridimensionamento dell’ospedale del Longano, poi approvato.
“Il 15 maggio scorso, quindi pochi giorni fa, il Ministro della Salute, rispondendo ad una interrogazione del deputato di Milazzo, Currò – che chiedeva lumi sull’ospedale mamertino, per il quale veniva paventata la chiusura di due reparti a favore di Barcellona – ha spiegato che il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana è stata approvata dalla Regione con decreto n. 6 del 2015. Il decreto prevede il progressivo svuotamento dell’ospedale di Barcellona, che entro il 2016 appunto deve scendere a 34 posti letto, 8 di lunga degenza e gli altri di riabilitazione. Il pronto soccorso funzionerà soltanto di giorno, oppure sarà trasformato in punto di emergenza 118”.
“Che hanno fatto i deputati alleati dei nostri candidati a sindaco per evitarlo? Niente, tanto è vero che alla fine della risposta alla interrogazione il Ministero della Salute chiarisce che ad oggi – 15 maggio 2015 – nessuna diversa e ulteriore comunicazione è arrivata dalla Regione Siciliana, successiva al decreto”.
Sottile dunque continua l'affondo sulla politica regionale, aperto con l'annuncia di querela a Rosario Crocetta per le dichiarazioni fatte durante il comizio a sostegno di Maria Teresa Collica. Querela pronta ad essere sottoscritta anche da altri ex consiglieri comunali, che come Sottile avevano votato la sfiducia al sindaco uscente, ai quali non piace l'accusa di far parte di "poteri di lobby che hanno tramato contro la Collica".