Amministrative in Sicilia in 53 comuni. In provincia di Messina si va al rinnovo delle amministrazioni e dei consigli comunali in 12 comuni, tra i quali Milazzo, Barcellona, Giardini Naxos. Urne aperte oggi fino alle 22 e domani dalle 7 alle 15.
Urne aperte in Sicilia per le amministrative in 53 comuni.
Si vota oggi dalle 7 alle 22 e domani dalle 7 alle 15.
A seguire inizierà immediatamente lo spoglio. Sono 53 i Comuni dell’isola che andranno al rinnovo delle amministrazioni e dei consigli comunali, tra questi anche Agrigento, Enna, Gela. In provincia di Messina vanno alle urne i residenti di 12 comuni, tra i quali Milazzo, Barcellona e Milazzo. In caso di ballottaggio si tornerà alle urne domenica 14 e lunedì 15 giugno. Ricordiamo che solo nella giornata di oggi si vota nel resto d’Italia sia per le amministrative che per le Regionali in 7 Regioni.
Ecco dove si vota in Sicilia: Agrigento: Agrigento, Cammarata, Licata, Raffadali, Realmonte, Ribera, Siculiana; Gela, Mussomeli, Serradifalco, Villalba; Bronte, Maniace, Mascali, Milo, Pedara, San Giovanni La Punta, Tremestieri Etneo; Agira, Centuripe, Enna, Nicosia, Pietraperzia, Valguarnera Caropepe; liminusa, Caltavuturo, Carini, Collesano, Godrano, Lascari, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Scillato, Trabia, Villabate; Ispica, Scicli; Augusta; Marsala, Gibellina. Si voterà anche per il rinnovo del Consiglio circoscrizionale di Villadoro a Nicosia.
In provincia di Messina si vota a: Barcellona Pozzo di Gotto, Basicò, Giardini Naxos, Graniti, Limina, Malvagna, Milazzo, Mirto, Naso, Raccuja, San Salvatore di Fitalia, Savoca.
Per essere eletto al primo turno il candidato sindaco dovrà ottenere il 50% più uno dei voti validi, in caso contrario si andrà al ballottaggio il 14 e 15 giugno, tra due settimane. Il voto deve essere espresso in modo inequivocabile tracciando una croce o un segno sul nome del candidato scelto. Per il consiglio comunale, così come accaduto nel 2013 con l’entrata in vigore in Sicilia della nuova norma, sarà possibile esprime la doppia preferenza, ovvero un uomo ed una donna (i due candidati votati devono essere nella stessa lista). La doppia preferenza non è obbligatoria, pertanto è valida anche una sola espressione di voto. Non sono valide due espressioni di voto per due candidati dello stesso sesso (in questo caso sarà annullata la seconda indicazione di genere). Se si vota per il solo candidato al consiglio comunale il voto non andrà direttamente al sindaco collegato alla lista. E’ infine possibile il cosiddetto voto disgiunto, ovvero il voto ad un candidato consigliere di una lista ed al candidato sindaco collegato a liste diverse. Il voto disgiunto è valido.
Come ormai prassi nelle ultime tornate elettorali il timore maggiore è per l’astensionismo, sintomo di un progressivo allontanamento degli elettori dalla politica e fenomeno in ampia crescita.
Un’ultima annotazione riguarda il fatto che in Sicilia si vota oltre che oggi anche domani fino alle 15. Questo, oltre ad aumentare i costi delle elezioni pone anche perplessità di altro genere. Gli elettori siciliani infatti avranno tutta la mattina di domani per andare a votare, quando già sapranno in che modo si sono espressi tutti gli altri elettori d’Italia, chi ha vinto e chi ha perso. In qualche modo il rischio di essere influenzati, in una direzione piuttosto che in un’altra c’è.
Rosaria Brancato