Si tratta di una delle tante particolarità proposte dalla mostra "Amore ed Eros", esposizione della "iconografia della seduzione dal XVI al XX secolo". La mostra è stata allestita da Franz Riccobono, direttore artistico che ha ideato un percorso interessante che vuole raccontare i vari aspetti della seduzione attraverso i secoli
È stato esposto, in questi giorni, nella “sala delle muse” di piazza Sant’Antonio della cittadina castelmolese, l’efebo pittorico di Wilhelm von Gloeden. Si tratta di una delle tante particolarità proposte dalla mostra “Amore ed Eros”, esposizione della “iconografia della seduzione dal XVI al XX secolo”. La mostra è stata allestita da Franz Riccobono, direttore artistico che ha ideato un percorso interessante che vuole raccontare i vari aspetti della seduzione attraverso i secoli. Von Gloeden è noto, appunto, per i suoi studi di nudo maschile in ambiente pastorale di ragazzi siciliani, che fotografava assieme ad anfore o costumi ispirati all’antica Grecia, per suggerire una collocazione idilliaca delle immagini. Adesso è stata proposta al pubblico, invece, un’inedita opera che simboleggia una predisposizione, anche alla pittura, dell’artista fotografo che giace nel cimitero acattolico della cittadina turistica. La mostra è stata inaugurata alla presenza di tantissime personalità del mondo dello spettacolo e culturale. A dare il benvenuto è stato il sindaco di Castelmola, Orlando Russo, che ha accolto il direttore artistico di “Taormina opera stars”, Maurizio Gullotta, la modella, Verdiana Sinatra, l’organizzatore di eventi, Michele Maccarone, l’attore Tony Morgan, l’imprenditore Nino Chemi e l’artista Rita Polizzi. “Castelmola – ha commentato dal canto suo l’assessore al Turismo, Eleonora Cacopardo – si sta aprendo alle iniziative culturali e vuole proseguire a lungo su questa strada”. Un interessante racconto sugli amori che si sono consumati nel comprensorio turistico è stato tenuto nel corso dell’evento dal giornalista e scrittore, Gaetano Saglimbeni. Presente all’iniziativa è stato, inoltre, il presidente di “Sicilia Artistica”, Egidio Marisca, che ha promosso l’evento. Non hanno mancato l’appuntamento numerose componenti della Fidapa. Esposte anche le opere irriverenti del maestro scultore, Turi Azzolina, in un contesto che propone tante sfaccettature di come interpretare l’amore. “Con l’introduzione della fotografia – scrive Riccobono – riprende diffusamente l’interesse per il nudo e le sue significazioni con il caso internazionale, appunto, di Von Gloeden ed i suoi modelli taorminesi. Sempre in Sicilia, terra del sole e dell’amore, Raniero Alliata di Pietratagliata, Principe del Sacro Romano Impero, nella prima metà del Novecento dà luogo ad una straordinaria produzione a tema erotico che, nei contenuti, riassume in maniera sorprendente quanto immaginato dalla fantasia delle culture precedenti. Nel breve spazio della “ Casa delle Muse” di Castelmola, in sinergia con il Comune e vari collezionisti, in un ricco percorso iconografico è possibile rileggere espressioni figurative diverse, ma riconducibili ad un interesse che fa parte del mondo antico, ma le cui pulsioni emozionali sono ancor vive nella cultura contemporanea”. La mostra é in programma fino alla fine di ottobre.