Arrivano i primi commenti dopo l’ufficialità delle dimissioni del sindaco Buzzanca. La prima riflessione è del coordinatore cittadino di Futuro e Libertà, Nello Pergolizzi: “Le dimissioni del sindaco sono l’epilogo naturale di una alleanza elettorale fatta al solo scopo di vincere le elezioni amministrative del 2008, tra gruppi che nulla avevano in comune come idee politiche e amministrative, e con un candidato a capolista e oggi sindaco dimissionario, che non era nelle condizioni di fare il sindaco per capacità amministrative, politiche, gestionali e manageriali”.
“Sin dall’inizio della consiliatura – scrive Pergolizzi – abbiamo cercato di portare il sindaco sulla retta strada invitandolo ad adottare provvedimenti trasparenti nella gestione amministrativa, ma le nostre sollecitazioni sono rimaste lettera morta, anzi siamo stati duramente attaccati per le proposte che facevamo. Oggi a distanza di quattro anni si assiste all’epilogo di una legislatura nata male, cresciuta peggio e finita in modo quasi ridicolo”.
Pergolizzi stronca i quattro anni di sindacatura Buzzanca: “Un sindaco amministrativamente superficiale ha portato di fatto la città allo sbando politico, amministrativo ed economico con un bilancio fallimentare e uno stato di dissesto economico ormai inevitabile. Al di là delle valutazioni politiche, esistono atti di una gravità inaudita sulla quale è avvenuta la definitiva rottura tra le varie anime della maggioranza ed il sindaco. Tali comportamenti dimostrano quello che noi abbiamo sostenuto dall’inizio e cioè che questo sindaco non è mai stato in grado di svolgere il suo ruolo, perché è stato l’uomo sbagliato nel posto sbagliato, sordo ad ogni proposta delle forze politiche e dei cittadini”.
Ma oggi è già futuro e il coordinatore cittadino di Fli invita tutte le forze politiche a mettere tutto da parte fino alle prossime elezioni comunali “e lavorare insieme perché il Commissario che verrà nominato compia le scelte giuste per la nostra città, al fine di fronteggiare problematiche aperte già da molti anni e, a tutt’oggi, mai risolte, riportando al luogo della politica le scelte necessarie, per non peggiorare irrimediabilmente tale drammatica situazione”.