Da Palermo a Lecco per ricordare Falcone e Borsellino. A Messina la Cisl consegna il testimone
MESSINA – La Fai-Cisl ricorda le stragi mafiose e riproduce l’ulivo di via D’Amelio. Lunedì 26 settembre alle 9,30 appuntamento a Palermo, mercoledì 28 da Papa Francesco, giovedì 29 a Milano con Luigi Sbarra e il 30 settembre a Lecco con 800 studenti
È una vera e propria “Staffetta della Legalità” quella organizzata dal 26 al 30 settembre dalla Fai, federazione agroalimentare e ambientale della Cisl, in occasione del trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. Un’iniziativa speciale che unisce simbolicamente le città di Palermo, Milano e Lecco per ricordare i valori di giustizia, impegno civile e coraggio che i giudici Falcone e Borsellino lasciarono in eredità.
In Via D’Amelio, a Palermo, luogo dell’attentato dove perse la vita Paolo Borsellino insieme a cinque agenti della scorta, un anno dopo la strage venne piantato un ulivo proveniente dalla Terra Santa. Ancora oggi quell’albero è un simbolo importante della lotta alle mafie, ed è per questo che la Fai-Cisl ha deciso di piantumarne un ramo a Lecco. La nuova piantina, ottenuta con una tecnica che si chiama “margotta” e realizzata dagli operai agricoli dell’Orto Botanico di Palermo, partirà da via D’Amelio lunedì 26 settembre, ore 9,30, con una cerimonia che darà il via alla staffetta. A trasportarla saranno i camper della campagna “Tutele in movimento”, che il sindacato ha messo in campo per assistere i braccianti contro il caporalato.
Il nuovo ulivo farà tappa poi in Calabria, in Basilicata e nel Lazio per giungere in Vaticano mercoledì 28 settembre ed essere benedetto da Papa Francesco, che incontrerà i sindacalisti della Fai-Cisl. Giovedì 29 settembre giungerà a Milano per essere poi piantato nel giardino dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, con oltre 800 studenti.
La carovana della Fai Cisl nazionale verrà accolta dalla Cisl Messina e dalla Fai Cisl Messina al loro arrivo in città per la staffetta con la Fai Calabria. L’appuntamento è all’area panoramica del sacrario di Cristo Re orientativamente intorno alle 14.
“Messina – sottolineano il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, e la segretaria generale della Fai Cisl Messina, Sabina Barresi – si conferma come porta della Sicilia in entrata ed in uscita. La consegna della margotta dell’albero di Borsellino ha un forte valore simbolico anche in una terra come quella messinese che ha registrato diverse vittime di mafia. Da Messina e dalla Sicilia consegneremo la margotta agli amici della Calabria per proseguire questo viaggio che la porterà prima da Papa Francesco per la benedizione e infine a Lecco per la piantumazione. L’Italia unita nel segno della lotta alla mafia e alla criminalità per una legalità diffusa che favorisca sviluppo e lavoro”.